«Negli anni del dopoguerra, in un mondo apparentemente al di là della realtà, in cui i divi di Hollywood erano visti come figure mitiche, Genova, Portofino e la Liguria rappresentavano mete di elezione per l’industria del cinema internazionale - spiega Augusto Roletti, curatore della mostra - Erano gli anni del nascente boom economico e dell’Italia che alimentava il proprio sogno di riscatto anche attraverso l’arte e la cultura. E così, quando le grandi produzioni americane arrivavano in città e le stelle si manifestavano per girare o per semplice piacere, si scatenava la corsa allo scoop. Negli scatti di Francesco Leoni, un uomo che scriveva con la macchina fotografica, c’è però altro da leggere oltre all’aspetto puramente giornalistico: il suo occhio agisce come forza centrifuga che spinge le celebrità fuori dal centro della scena, restituendole alla dimensione della quotidianità, rivelando la persona prima del personaggio, l’attore sul set prima della star. Lo sguardo di Leoni possiede la leggerezza dell’artista e la profondità del cronista che nella storia di un istante intravvede il senso della Storia».
Recentemente dichiarato bene di interesse storico particolarmente importante da parte del Ministero della Cultura - Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Liguria -, l'Archivio Fotografico Francesco Leoni rappresenta una straordinaria risorsa iconografica per la storia di Genova, sia per l’ampiezza dei temi trattati sia per la tipologia e la consistenza del materiale conservato: un patrimonio immenso di immagini attraverso le quali viene raccontata, pressoché ininterrottamente, la storia della città e della Liguria dai primi decenni del ‘900 ai nostri giorni.