Tornano a Genova il Liguria Pride 2024 e i numerosi eventi che si svolgono al Village dei Giardini Luzzati. Da sabato 1 giugno a sabato 8 giugno 2024, il giorno della parata che chiude la settimana colorata, ai Giardini Luzzati sono in programma quasi cinquanta eventi, con molti ospiti: dalla mostra sull'arte dello Shibari alla stand up delle Recensioni non Richieste, dal concerto di BigMama la sera prima del corteo al tradizionale appuntamento con la Silent Disco di sabato 1 giugno, dallo show drag allo spettacolo del Teatro dell'Ortica, dai momenti ludici al GenderOke e ai tanti laboratori del Village Kids per bambini e bambine di tutte le età.
Non mancano i talk, il cui obiettivo è quello di abbattere gli stereotipi, ad esempio come quelli legati alle sessualità kinky: «Il fetish, così come il kinky non appartengono solo alla comunità Lgbtqia+ e noi, attraverso le iniziative del Pride, cerchiamo di normalizzare - anche se è un termine che non apprezzo particolarmente - questi concetti», raconta Marco Fiorello, attivista genovese. «Durante la parata si vedranno anche persone che aderiscono allo stile di vita puppy, con le loro maschere e il loro abbigliamento che ricordano i cani. Distribuiranno biscottini quindi, anche in questo caso, tutto avrà il tono di una festa».
Durante i talk sono tanti gli argomenti trattati. Si riflette, infatti, su come superare la maschilità tossica, si parla di Hiv, di femminismo queer e antimeridionalismo, si affronta il tema della propaganda politica che utilizza le istanze della comunità Lgbtqia+ e delle donne per proprio tornaconto, parlando di pinkwashing e rainbowwashing.
«Proprio ques'ultimo è uno degli incontri più attesi di questo Village», commenta Valentina Beronio, del Coordinamento Liguria Rainbow. «Si tratta due fenomeni che si possono sostanzialmente tradurre in coinvolgimento delle cause femministe e legate al mondo Lgbtqia+ a fini di facciata, per ottenere consensi. I talk si svolgono venerdì 7 giugno e hanno come ospiti Carlotta Vagnoli, attivista transfemminista e Karem Rohana, attivista italo palestinese. Entrambe parlano di pinkwashing e rainbowwashing nelle propagande politiche, rispettivamente in Italia e in Israele». Tanti gli ospiti presenti, che hanno deciso di dare la loro entusiasta adesione al ricco programma di eventi targati Liguria Pride, come Ayzad, Virginia Niri, Sara Fregosi, Isa Borrelli, Le recensioni non richieste, Viola Lo Moro, La Malafimmina, Carlotta Vagnoli, Karem Rohana e moltissimi altri.
«Le numerose iniziative di queste settimana sono dedicate anche ai più piccoli e alle più piccole», come racconta Ilaria Gibelli, avvocata e presidente del Liguria Pride: «Come ogni anno al Village, dalle 16:30 alle 17:30, si svolgono i laboratori di Village Kids. Quest'anno, inoltre, dalle 19 alle 20 lo spazio è dedicato a dei momenti musicali, con uno show presentato da un papà di una famiglia arcobaleno. Grazie alla musica vogliamo coinvolgere tutti e tutte, soprattuto le famiglie delle scuole adiacenti i Giardini Luzzati, anche e soprattutto quelle che, ad esempio per motivi religiosi, si trovano ad essere più lontane dalle tematiche Lgbtqia+».
Non è Pride senza la parata con i carri, gli striscioni e la partecipazione di associazioni e della cittadinanza: appuntamento sabato 8 giugno 2024, con partenza da via San Benedetto (concentramento dalle ore 15 e partenza ore 16). Ecco il percorso, lungo 4 km e non tutti in pianura: via san Benedetto, via Andrea Doria, piazza Acquaverde, via Balbi, piazza della Nunziata, largo della Zecca, galleria Giuseppe Garibaldi, piazza del Portello, galleria Nino Bixio, piazza Corvetto, via dei santi Giacomo e Filippo, via Serra, via de Amicis, via Fiume, via XX Settembre. L'arrivo è previsto in piazza De Ferrari verso le ore 19, con i discorsi finali dal palco e con la presenza eccezionale di BigMama, presente alla festa dopo il concerto di venerdì 7 giugno alle 20.30 ai Giardini Luzzati.
Tra i carri in parata, della lunghezza di quattro kilometri, si distingue il segmento della comunità ecuadoriana che ha radunato le realtà latinoamericane in una parte di corteo di grande impatto visivo. Il tema della parata è Furia Queer, che vuole urlare la rabbia contro il preoccupante clima politico attuale, nel quale i diritti delle persone lgbtqia+ e delle donne sono sotto attacco, ma anche segnato da una svolta autoritaria e repressiva, dalla demolizione del welfare e della cultura dei beni comuni e pubblici, da una politica militarista ed etno-nazionalista. Una rabbia gioiosa come è stata declinata storicamente nel movimento Lgbt, una rabbia queer generativa, creativa, ironica, irriverente, provocatoria.
«Sarà una settimana ricchissima, incentrata soprattuto sui temi di pinkwashing e rainbowashing», in attesa della decima edizione del prossimo anno, conclude Laura Guidetti, portavoce di Liguria Pride. «Con i nostri cinquanta eventi siamo paragonabili a New York, che due anni fa ne aveva ospitati cinquantacinque».
Infine, una nota relativa all'accessibilità degli eventi. Genova è una delle tante città che poco si presta ad essere accessibile, perché è fatta di discese e salite, di pavimentazione sconnessa, di strade strette: tuttavia la comunicazione sarà volta a dare info dettagliate sul percorso e sugli accessi. La squadra di volontari sarà a disposizione per venire incontro ai bisogni che verranno raccolti. Il discorso finale è tradotto in Lis e verranno utilizzati font e scrittura di facile leggibilità. Gli eventi in programma saranno consecutivi per permettere di poterne fruire senza rinunciare a nulla. Alcuni eventi richiedono prenotazione, tuttavia la maggior parte degli appuntamenti è a ingresso libero e gratuito fino a esaurimento posti. I prezzii sono calmierati i prezzi, perché l'accessibilità è anche una questione di economie. Ulteriori informazioni sul sito del Liguria Pride, e aggiornamenti sulla pagina facebook Coordinamento Liguria Rainbow.
Di Paola Popa