Concerto e improvvisazione di Simone Vebber su un organo di quasi 400 anni, uno strumento monumentale costruito dall'olandese Willem Hermans, gesuita fiammingo con il quale collaborò anche il giovane Tommaso I Roccatagliata, capostipite della famiglia di organari che diede avvio alla scuola organaria ligure attiva per oltre due secoli e caratterizzata dai principali elementi strutturali e timbrici introdotti in Italia dallo stesso Hermans.
Il quarto e ultimo appuntamento del III Festival Organistico Internazionale di Genova Arte & Musica nelle chiese della Superba si tiene martedì 11 giugno 2024, alle ore 21, presso la Basilica di Santa Maria Assunta in Carignano. È l'occasione per ascoltare le maestose sonorità dell'organo realizzato da Willem Hermans tra il 1656 e il 1660 e successivamente ricostruito da Camillo Guglielmo Bianchi nel 1853 e dai fratelli Lingiardi nel 1905.
Il programma proposto dall’organista Simone Vebber, docente presso il Conservatorio “G. Donizetti” di Bergamo, affianca opere di Georg Friedrich Händel a quelle di compositori spagnoli operanti nel XVIII e XIX secolo, fino ad arrivare all’italiano Vincenzo Petrali. In conclusione, è eseguita un’improvvisazione su temi dati dal pubblico. La pratica improvvisativa può essere considerata il punto d'incontro tra invenzione ed esecuzione: una prassi musicale radicalmente inventiva, sperimentale e libera che rappresenta una creazione immediata ed estemporanea, per la cui realizzazione è richiesto all'esecutore il massimo grado di creatività. Grazie al suo contributo allo sviluppo dei linguaggi espressivi contemporanei, il presente concerto è sostenuto dalla Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito del progetto Nuovi percorsi: musica organistica di oggi e di domani. L'ingresso è libero e gratuito.
L'edizione di quest'anno del Festival Organistico Internazionale di Genova, organizzata come di consueto dall’Associazione Culturale “Rapallo Musica” ETS, si avvale del sostegno economico dell’Assessorato al Commercio, Artigianato, Pro Loco e Tradizioni cittadine del Comune di Genova, dell’Instituto Cervantes di Milano e del Centro Latte Rapallo, nonché del patrocinio dell’Ufficio Beni Culturali Ecclesiastici dell’Arcidiocesi di Genova e, per la prima volta, dell’alto Patrocinio del Parlamento Europeo.