Learning from the Present: incontri su architettura, antropologia e artigianato

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DA Venerdì21Giugno2024
A Venerdì19Luglio2024

Protagonisti sono il celebre antropologo Franco La CeclaPaolo Manfredi, responsabile delle strategie digitali di Confartigianato Imprese, la curatrice indipendente Ilaria Bussoni e il giornalista Matteo De Giuli. Ecco gli appuntamenti che vogliono tracciare un sottile ma tenace filo conduttore tra architettura, antropologia, artigianato, paesaggio naturale e antropizzato, uomo e individuo fino a condurci all’ozio rigenerante di ogni estate che si rispetti.

Gli eventi fanno parte del ciclo Blu Project #01 Learning from the Present, progetto sostenuto da Creative Living Lab - Edizione 5, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. Ideato e organizzato da BLU - Breeding and Learning Unit, è coadiuvato da cheFare, in partenariato con Comune di Genova, Municipio Levante, con la collaborazione di Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova e della Fondazione Ordine degli Architetti di Genova.

Franco La Cecla 
Addomesticare l’architettura e decolonizzarla
21 giugno ore 18.30
Centro La Rotonda, Genova Quinto al mare
Franco La Cecla guarda all’impatto sociale dell’architettura, indagando i modelli di organizzazione dello spazio tra localismo e globalizzazione e rivolgendosi in particolare alle soglie e ai confini tra le culture. L’architettura moderna ha giocato un ruolo importante nella colonizzazione e nella modernizzazione di altri mondi, ne ha giudicato e distrutto le forme di vita native e ha sostituito alle culture basate sulla domesticità e vicinato contenitori dentro cui educare le popolazioni del mondo non occidentale ad aspirare alla ricchezza del primo mondo senza mai accedervi.
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Paolo Manfredi 
Meglio panettieri che praticanti avvocato: perché l’artigianato ci serve per vivere meglio
22 giugno ore 18.30
Centro La Rotonda, Genova Quinto al mare
Per Paolo Manfredi, l’artigianato e la piccola impresa, per troppo tempo ritenuti una modalità arretrata di produrre beni e servizi, oggi stanno tornando a essere centrali per lo sviluppo sostenibile e la rigenerazione urbana. “Fare cose”, anche utilizzando le nuove tecnologie, è diventato un’isola di senso mentre il lavoro, soprattutto nei servizi avanzati, si fa sempre più precario e parcellizzato, mentre città senza artigiani sono con tutta evidenza meno attrattive e sostenibili. Non è un ritorno al passato, ma un modo smart di progettare il futuro, accogliendo l’innovazione con creatività e orgoglio e ripartendo dalle proprie mani.
All’incontro partecipa anche Simona Martino di Craftabile, start up di Genova che dà vita a prodotti innovativi e artigianali per l’educazione montessoriana nelle scuole e per le famiglie, e Alessandro Alessandri di Billi : il Pane dell’anno 1000che produce pane esclusivamente con farine macinate a pietra e biologiche solo con lievito naturale, cotti nel forno a legna.
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Ilaria Bussoni 
Natura con cornice
18 luglio ore 18.30
Hotel Villa Bonera, Genova Nervi
Ilaria Bussoni ci invita a riflettere sul paesaggio, una delle forme più consolidate della nostra relazione con il mondo che ci circonda. Ormai da alcuni secoli la cultura occidentale ha imparato a guardare alla natura attraverso una cornice: dalle vedute delle ville rinascimentali ai belvedere del romanticismo, dai dispositivi ottici del panorama alle fotografie di Luigi Ghirri. Il paesaggio dice qualcosa di come guardiamo il mondo e dice qualcosa di questa comunità che lo guarda. Non a caso è tutelato dall’articolo 9 della Costituzione italiana e dalla Convenzione europea del paesaggio. Tutto può diventare paesaggio, dalla natura incontaminata alle macerie di Chernobyl: il paesaggio è anzitutto un’esperienza sensibile. La pittura ci ha insegnato a vederlo e a riconoscerlo, e la natura con cornice è diventata una delle forme culturali di relazione con il mondo esterno, interpellando i nostri sensi e disponendoci alla percezione, sommergendoci e ampliando i nostri affetti. Non siamo solo noi a guardare i paesaggi, sono i paesaggi a toccarci, ad aprire un varco rivolto al mondo in quell’entità separata chiamata individuo. Occorre allora chiedersi: cosa vediamo oggi attraverso questa cornice e quali affetti continua a generare? Certo vediamo una forma brutale di relazione con la natura che prende il nome di squilibri ambientali e crisi ecologiche. Certo siamo perturbati e disorientati dall’impatto delle imprese umane su questo pianeta e dagli stravolgimenti in corso. Ma l’esperienza di paesaggio continua a indicare il rapporto tra il mondo e la comunità umana che intende abitarlo. Per questo pensare il paesaggio in termini contemporanei significa capire come ci esso ci aiuti a vivere.

Matteo De Giuli
Ozio
19 luglio ore 18.30
Hotel Villa Bonera, Genova Nervi
In un mondo dove c’è spazio solo per l’efficienza, la produttività e l’amore per il proprio lavoro, ecco irrompere lei: la pigrizia. Peccato mortale o laboratorio creativo, dinamite rivoluzionaria o maschera depressiva,
la pigrizia insieme all’ozio ha una storia culturale complessa e sfaccettata che Matteo De Giuli ci invita a scoprire.

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