«La festa San Giovanni - dice l'assessore alle Tradizioni del Comune di Genova Paola Bordilli - è una delle giornate più importanti per i genovesi, capace di solidificare un legame stretto tra la festa popolare e i riti religiosi, che rappresentano per la città momenti di storia e cultura e devozione. Questa ricorrenza riesce sempre a emozionare, incuriosire, scatenare nei cuori dei genovesi un forte senso di comunità e di orgoglio. Oltre a essere, per i tanti turisti presenti nella nostra città in questo periodo, un meraviglioso spettacolo grazie tradizionale falò, anticipato dal Ghost Tour, che diventa anche momento di aggregazione e voglia di sentirsi parte di un'unica storia. Sono orgogliosa che quest'anno la realizzazione del percorso cittadino sulle Confraternite vada ad arricchire questa festa dando il giusto riconoscimento a confratelli e consorelle che negli anni sono da sempre un patrimonio, culturale ma anche sociale, della nostra città».
«Anche quest'anno Genova si prepara a festeggiare il suo patrono San Giovanni Battista con una serie di eventi, dedicati alle famiglie ed agli amanti della musica, per le vie e le piazze del centro storico - dice la consigliera delegata ai Grandi eventi Federica Cavalleri - In attesa del falò di San Giovanni, piazza Matteotti si anima con tanta musica prima con quella tanto amata dai giovani, con un dj-set, che farà ballare, poi con il concerto di Paolo Jannacci, musicista, compositore e cantautore figlio di Enzo Jannacci e a seguire il concerto a cura di Dune Mosse dedicato alle canzoni di Zucchero. Quindi una festa nella festa, a cui sappiamo parteciperà tutta la cittadinanza e con cui vogliamo augurarvi una buona estate».
«Quest'anno, la festa di San Giovanni Battista, il principale patrono di Genova, si è trasformata nella festa della città - dice Paola Martini, conservatrice del museo Diocesano di - In collaborazione con il Comune di Genova e il Priorato della Confraternite, l'Arcidiocesi ha avviato diverse iniziative per far conoscere una ricchezza di storia e di arte che nel passato veniva mostrata nelle occasioni più importanti. Ecco, in quest'occasione, l'apertura degli oratori di San Giacomo e Sant'Antonio della Marina, gli unici rimasti - insieme ai due piccoli oratori del Rosario e della Sacra Cintura - delle grandi architetture delle confraternite che erano presenti in centro città; la presentazione presso San Filippo delle scenografiche casse processionali, l'allestimento nel Museo Diocesano delle sontuose vesti dei confratelli e dei loro priori fino all'esposizione dei "Cristi" in Cattedrale a conclusione della processione con la cassa del Battista. Iniziative che dimostrano il desiderio di far conoscere a tutta la cittadinanza la memoria, la vita associativa e di fede che riunisce ancora le persone e che guarda al futuro».