Lunaria, Festival di una notte d'estate 2024: il programma fra teatro, danza e concerti. In piazza San Matteo, ma non solo

Genova, 27/06/2024.

Il Festival in una notte d'estate, la storica rassegna di teatro, musica e danza che da 27 anni Lunaria Teatro organizza nella piazza e nel chiostro di San Matteo e in altri luoghi affascinanti di Genova e della sua riviera, è pronto a tornare per raccontare L'architettura della parola tra città e terra: è questo il tema dell'edizione 2024 del Festival, che quest'anno coinvolgerà anche il Loggiato di Palazzo Giulio Pallavicino, le Gallerie Nazionali di Palazzo Spinola, il Parco delle Mura del Righi, Santa Margherita Ligure e Levanto.

La rassegna parte proprio da un luogo magico e nascosto: i giardini dell’Istituto agrario Bernardo Marsano, sulle alture di Sant’Ilario, tra olivi, limoni e muretti a secco. Qui Daniela Ardini, direttrice artistica e fondatrice di Lunaria Teatro insieme a Giorgio Panni, cura la regia di Terre shakespeariane, spettacolo itinerante che apre il Festival il 10 e 11 luglio. Sul palco un cast corale che annovera, tra gli altri, Pietro Montandon, Rita Castaldo, Alice Bignone e Alessio Zirulìa.

Sempre a Shakespeare è dedicato, giovedì 1 agosto, l’appuntamento di maggior richiamo internazionale di questa edizione: The Tempest, spettacolo in lingua inglese con sottotitoli in italiano diretto da Kiara Pipino con Jennifer Le Blanc e cast in via di definizione, produzione della The Prague Shakespeare Company

Come ormai da tradizione, però, il debutto in piazza San Matteo sarà all’insegna della danza contemporanea: venerdì 12 luglio Mind the Gap di Simone Maier per Mechanical Monkeys, e lunedì 15 Possibility di Alex Atzewi e della sua Atzewi Dance Company. Si balla anche il 20 luglio con Anthropos di Alekseij Canepa e Dylan Zuccarelli, giovedì 25 all’insegna dell’hip hop con Tempo di Silvia Cerdelli e, infine, lunedì 29 luglio a ritmo di tango con Adriano Mauriello e Florencia Marioni sulle note dell’Hyperion Ensemble in Tierra Querida!.

Passando ai concerti, immancabile quello di Michela Centanaro e del suo ensemble composto dalle cantanti Maria Giulia Mensa e Armanda De Scalzi e dal polistrumentista Julyo Fortunato che, il 18 luglio, celebrano le Donne di questa terra: un viaggio nella condizione femminile dal dopoguerra a oggi, con la voce narrante di Franco Avran a tracciare la rotta tra un brano e l’altro. Lunedì 22, invece, il cantautore Federico Sirianni rende omaggio a Italo Calvino mettendone in musica Altre città invisibili insieme al contrabbasso di Marco Piccirillo e alle percussioni e alla voce di Valeria Quarta. Venerdì 2 agosto è la volta di Grido d’amore – Edith Piaf di Ennio Speranza, diretto e interpretato da Gianni De Feo nelle vesti di un poeta vagabondo sulle tracce della grande “chanteuse” parigina simbolo di un’epoca.

E poi c’è la prosa, naturalmente, a cominciare dai Piccoli equivoci senza importanza di Antonio Tabucchi che Simeone Latini, sotto la direzione artistica di Lelio Lecis, mette in scena il 16 luglio: una New York sporca di giorno e sfavillante di sera, un treno da Bombay a Madras e curve a strapiombo sull’Atlantico sono alcuni dei fascinosi sfondi alle vicende che si dipanano attraverso sei racconti, tra equivoci – appunto –, malintesi ed errori di percorso per cui i protagonisti pagano spesso un caro prezzo. La produzione è della cagliaritana Akròama-Teatro delle Saline.

Particolarissimo è l’appuntamento di venerdì 19 luglio, eccezionalmente alle ore 20 e al chiostro di San Matteo, con Trent’anni di grano, autobiografia di un campo: Paola Berselli e Stefano Pasquini, gli autori nonché protagonisti insieme a Maurizio Ferraresi, vivono alle Ariette, un piccolo podere sulle colline bolognesi, dove coltivano la terra trasformando il grano in pane. Non per venderlo, ma per mangiarlo e condividerlo con gli spettatori che incontrano nel loro spettacolo che, non a caso, concludono servendo al pubblico delle tigelle con il prosciutto. E Teatro delle Ariette è anche il nome della loro compagnia.

Martedì 23 luglio ci si sposta nuovamente in piazza per I monologhi dell’atomica di e con Elena Arvigo e con Monica Santoro. Lo spettacolo, vincitore del Premio Le maschere del teatro italiano 2023 per il miglior monologo, è tratto da Preghiera per Černobyl di Svetlana Aleksievich, Nobel per la Letteratura nel 2015, e da Nagasaki di Kyoko Hayashi, sopravvissuta alla bomba nucleare sganciata dagli americani il 9 agosto 1945, tre giorni dopo quella su Hiroshima: comune denominatore è la donna, dunque, come testimone di episodi tragici legati alla guerra e alla folli criminale delle scelte umane.

Il 24 luglio il Festival in una notte d’estate lascia San Matteo per una digressione al Parco delle Mura del Righi dove, alle 18:30, prende il via Abitare la terra, forma di teatro in cammino per piccoli gruppi di spettatori-pellegrini ai quali si consigliano scarpe comode per assistere alle installazioni di Georgia Galanti e alle interpretazioni di Silvio Castiglioni tratte da Gilles Clément, Werner Herzog, Antonio Moresco, Winfried G. Sebald, Wislawa Szymborska, Andrea Zanzotto e Giorgio Caproni.

Si torna sul sagrato venerdì 26 luglio per Un giardino davvero speciale, riduzione teatrale de Le stagioni di Gim di Laura Nosenzio curata da Gisella Bein e interpretata da Alberto Barbi e Cristiana Voglino per la regia di Renzo Sicco e disegni dal vivo di Monica Calvi: Gim, emigrato in Canada in cerca dell’oro, finisce a vivere a stretto contatto con gli Inuit, carpendone i segreti della medicina naturale a cui si ispira, una volta tornato a casa, per creare il Giardino delle Aromatiche nella speciale riserva naturale della Val Sarmassa, nell’astigiano. Produzione della torinese Assemblea Teatro.

All’indomani, sabato 27 luglio, Lunaria gioca in casa presentando L’Oriana della Fallaci, sorta di documentario in diretta sull’anima conflittuale, il protagonismo, l’autoanalisi e la vita in prima linea della grande giornalista e inviata di guerra, interpretata da Carola Stagnaro, reduce dal successo di “Cuori”, fiction andata in onda recentemente su Rai 1. Luglio termina, martedì 30, con Pasquarosa, studio per una pittrice: la protagonista che dà il titolo allo spettacolo di e con Gloria Sapio e Maurizio Repetto è una contadina di fine ottocento, nata nel minuscolo paese di Anticoli Corrado e divenuta modella, iconica musa liberty e pittrice pur senza conoscere l’alfabeto, ma conoscendo i colori della natura e sapendoli trasferire su tela nelle nature morte, nei fiori e negli sfondi di vibranti rossi che fanno accostare il suo stile a quello di Matisse e ai Fauves.

La prima parte di Festival si conclude il 5 agosto con Io e Marconi, spettacolo di onde, musica e parole scritto dal chitarrista Luca Sgamas Guiducci in omaggio al padre della radio a 150 anni dalla nascita e ad un secolo esatto dalla sua epocale invenzione. Sul palco, insieme a Guiducci, anche la conduttrice di Caterpillar Sara Zambotti, non a caso interprete di una speaker radiofonica, e l’attore e regista Francesco Patanè, candidato ai Nastri d’Argento per il film Il Cattivo Poeta con Sergio Castellitto e diretto da Gianluca Jodice, e protagonista insieme a Elodie di Ti Mangio il Cuore, diretto da Pippo Mezzapesa e presentato alla 79ª edizione del Festival del Cinema di Venezia.

Da segnalare anche le serate letterarie a cominciare, il 23 luglio, dalla presentazione nel chiostro di San Matteo del libro di Marco Conzi Il sole oltre le nuove… e Camogli nel cuore, raccolta di racconti brevi edita da De Ferrari, intervallata da canzoni e poesie, mentre il Loggiato di Palazzo Giulio Pallavicino ospiterà anche quest’anno gli incontri aperitivo curati da Remo Viazzi e dedicati a Vita nei campi di Giovanni Verga, in programma il 30 luglio, l'1 e il 5 agosto.

Martedì 20 e mercoledì 21 agosto si lascia Genova per Lunaria in Giro, mini-tournée nella riviera di Levante con il reading Un racconto di mare: Tridicino di Andrea Camilleri che vede Pietro Montandon al leggìo e l’accompagnamento musicale del polistrumentista Roberto Catalano, proposto a Villa Durazzo di Santa Margherita Ligure per la rassegna Tigullio a Teatro e, l’indomani, all’auditorium dell’Ospitalia del Mare di Levanto nell’ambito del Levanto Music Festival Amfiteatrof, entrambe le sere a ingresso libero.

Quindi il ritorno a San Matteo, a settembre, per la coda di fine estate integralmente ospitata nel chiostro: giovedì 19 e sabato 21 Lunaria va Cercando Pasolini attraverso gli Scritti Corsari, Lettere Luterane e frammenti di interviste, film e documentari, con Lorenzo Lefebvre e Edouard Pénaud che firma anche la regia. Venerdì 20 si balla la taranta con Musicàntica: una terra tra due mari, concerto di Roberto Catalano e Enzo Fina ispirato alle sonorità salentine. Sabato 28 settembre, infine, il ritorno di un evergreen nella produzione di Lunaria Teatro, La regina disadorna di Maurizio Maggiani, con conclusione alle Gallerie Nazionali di Palazzo Spinola e, a seguire, l’aperitivo contadino in via del Campo a cura di Campagna Amica Liguria e Coldiretti Genova.

Il programma completo è disponibile sul sito di Lunaria Teatro e i biglietti si possono acquistare su happyticket.it

I ristoranti e bar del quartiere (Migone, Rosmarino, La Buca di San Matteo, 20tre, Mio Sushi, Zupp, Taig, Bar Campetto e Il Cavaturaccioli) praticheranno uno sconto sulle cene e gli aperitivi a tutti i clienti muniti del biglietto dello spettacolo della serata.

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