Martedì 23 luglio ci si sposta nuovamente in piazza per I monologhi dell’atomica di e con Elena Arvigo e con Monica Santoro. Lo spettacolo, vincitore del Premio Le maschere del teatro italiano 2023 per il miglior monologo, è tratto da Preghiera per Černobyl di Svetlana Aleksievich, Nobel per la Letteratura nel 2015, e da Nagasaki di Kyoko Hayashi, sopravvissuta alla bomba nucleare sganciata dagli americani il 9 agosto 1945, tre giorni dopo quella su Hiroshima: comune denominatore è la donna, dunque, come testimone di episodi tragici legati alla guerra e alla folli criminale delle scelte umane.
Il 24 luglio il Festival in una notte d’estate lascia San Matteo per una digressione al Parco delle Mura del Righi dove, alle 18:30, prende il via Abitare la terra, forma di teatro in cammino per piccoli gruppi di spettatori-pellegrini ai quali si consigliano scarpe comode per assistere alle installazioni di Georgia Galanti e alle interpretazioni di Silvio Castiglioni tratte da Gilles Clément, Werner Herzog, Antonio Moresco, Winfried G. Sebald, Wislawa Szymborska, Andrea Zanzotto e Giorgio Caproni.
Si torna sul sagrato venerdì 26 luglio per Un giardino davvero speciale, riduzione teatrale de Le stagioni di Gim di Laura Nosenzio curata da Gisella Bein e interpretata da Alberto Barbi e Cristiana Voglino per la regia di Renzo Sicco e disegni dal vivo di Monica Calvi: Gim, emigrato in Canada in cerca dell’oro, finisce a vivere a stretto contatto con gli Inuit, carpendone i segreti della medicina naturale a cui si ispira, una volta tornato a casa, per creare il Giardino delle Aromatiche nella speciale riserva naturale della Val Sarmassa, nell’astigiano. Produzione della torinese Assemblea Teatro.
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