Terrazza Zerbino, concerto jazz di Giampaolo Casati e Gianluca Tagliazucchi

Corso Montegrappa 130 Cerca sulla mappa 20.30
Sabato20Luglio2024

Assoartisti Confesercenti presenta la prima edizione di Terrazza Zerbino, una serata di musica jazz presso i campi della Bocciofila Genovese alle Mura dello Zerbino, in corso Montegrappa 130: l'appuntamento è per sabato 20 luglio 2024, alle 20.30, con il concerto dal vivo del duo composto dal trombettista Giampaolo Casati e dal pianista Gianluca Tagliazucchi. Apericena a partire dalle ore 20 al costo di 20 euro. Per informazioni e prenotazioni tel. 349 4038942. 

Nella sua carriera, Casati ha suonato con artisti che hanno fatto la storia del jazz da Jimmy Cobb a Ben Riley, da Benny Golson a Lee Konitz, Dee Dee Bridgewater, Natalie Cole e molti altri. Per una decina d’anni ha fatto parte della Big Band della pianista Carla Bley, registrando due album. In Italia, ha collaborato con numerosi artisti di prestigio, tra i quali Enrico Pierannunzi, Danilo Rea, Pietro Tonolo, Dado Moroni, Gianni Basso e Tullio De Piscopo, e partecipato a festival di rilievo quali Umbria Jazz e rassegne a Siena, Milano, Palermo, Roma e Venezia, oltre ad avere diretto e suonato in molte orchestre jazz italiane. Dal 2005, è docente di conservatorio, attualmente insegna al Nicolò Paganini di Genova.

Gianluca Tagliazucchi è attivo sulla scena del jazz dal 1985, svolgendo attività concertistica, didattica e di arrangiatore per big band e combo jazz. Ha partecipato a vari festival e rassegne internazionali e collaborato con artisti italiani e stranieri di fama. Ha inciso diverse registrazioni discografiche, di cui due come leader, ed è stato vincitore di concorsi di arrangiamento e composizione. Svolge attività didattica dal 1992, lavorando in diverse scuole sul territorio nazionale.

La Bocciofila Genovese, fin dalla sua fondazione nel 1913, è situata in un’area centrale della città, immersa nel verde e circondata per tutta la sua estensione da antiche mura del ‘600. Sul camminamento delle mura secentesche dello Zerbino, i signori si sporgevano per osservare le partite di bocce sottostanti. Questo passatempo è profondamente radicato nella tradizione genovese, tanto che già nel 1843, Charles Dickens ne parlava con ammirazione durante il suo soggiorno nella Superba. Oltre un secolo dopo, i campi di bocce dello Zerbino rimangono tra i più frequentati dagli appassionati di questo antico e popolare sport.

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