Contenuto in collaborazione con AMIU Genova
Genova, 05/08/2024.
Gli errori da evitare quando si parla di raccolta differenziata
Tutto quello che compriamo serve davvero? Sembrerà banale, ma il miglior modo per non produrre rifiuti è non acquistarne e quindi, al supermercato, al negozio di abbigliamento o anche online prima di procedere all’acquisto pensiamoci due volte.
Una volta acquistato il necessario, ricordiamo che fare la raccolta differenziata, oltre che un obbligo di legge, è un sistema fondamentale per consentire una corretta gestione dei rifiuti all’insegna del riciclo e della tutela dell’ambiente.
I colori dei cassonetti ci aiutano nella scelta: utilizziamo le campane verdi per conferire bottiglie e vasetti in vetro; bidoncini e cassonetti blu per la carta e il cartone, bidoncini e cassonetti gialli per la plastica e le lattine in acciaio o alluminio, i contenitori marroni per residui di cibo e raccolta dell’organico e i cassonetti grigi per il rifiuto non differenziabile. Infine, utilizziamo isole ecologiche fisse o mobili per il conferimento dei rifiuti in legno, ferro, ingombranti in generale, rifiuti elettrici ed elettronici, rifiuti pericolosi, estintori, vernici, pneumatici e sfalci. Per l’olio vegetale esausto utilizziamo i bidoncini rossi nel comune di Genova o arancioni nei comuni del Genovesato e del Bacino del Golfo Paradiso e Valli del Levante (a questo link tutte le postazioni). Anche materiali tessili e scarpe seguono una filiera specifica e vanno conferiti nei grandi contenitori arancioni (tutte le postazioni sono indicate qui).
Ogni gesto conta ed evitare alcuni semplici errori può migliorare il processo del riciclo di tanti imballaggi che potranno così avere una nuova vita. Come vanno conferiti ce lo spiega il CONAI (Consorzio Nazionale Imballaggi).
La bottiglia di plastica deve essere schiacciata sul lato lungo e si deve anche riavvitare il tappo. Oggetti come penne, palloni, giocattoli, console e occhiali da sole, anche se sono fatti in plastica, non vanno messi nella raccolta della plastica: ci vanno solo gli imballaggi. Gli imballaggi non devono essere lavati prima di essere differenziati: basta pulirli con un tovagliolo da eventuali residui di cibo.
Cristallo e ceramica non vanno conferiti nella raccolta differenziata del vetro, ma vanno nel secco residuo, in quanto questi materiali si fondono a temperature diverse rispetto a quelle degli imballaggi in vetro, causando un grave danno all’intero sistema di riciclo di questo materiale così prezioso che può essere riciclato all’infinito. Se il barattolo ha un tappo metallico: questo va separato e messo nella raccolta dedicata alla plastica e ai metalli.
Carta e cartone vanno conferiti senza sacchetto e senza nastro adesivo. Gli imballaggi in legno, ad esempio le cassette della frutta, vanno portate alle isole ecologiche o agli Ecovan.
Per la raccolta dei rifiuti organici devono essere utilizzati esclusivamente sacchetti in bioplastica compostabile, in quanto questo materiale si trasforma in compost nello stesso arco di tempo in cui si degrada il suo contenuto (ossia in un arco temporale ristretto, fino a un massimo di 6 mesi).
Per riconoscere un sacchetto compostabile, bisogna controllare la presenza di uno di questi marchi:
e la dicitura che dichiari la conformità ad una specifica norma: la UNI EN 13432-2002. Seguendo queste linee guida si semplificano le fasi del riciclo e si riduce l'impatto ambientale.