Giovedì 5 e venerdì 6 settembre, ore 20,30 il Museo Diocesano ospita nel Chiostro dei Canonici due concerti del programma del 33° Festival del Mediterraneo - Metamorphosis.
- Giovedì 5 settembre, ore 20.30 Sainkho Naimtchylak dalla Rep. di Tuva, Siberia. Voce estrema dall'estremo Oriente, Sainkho Namtchylak è considerata una delle voci più straordinarie del nostro tempo ed è specializzata nel canto armonico. Il suo repertorio è costituito da musica tradizionale siberiana (in particolare dai canti difonici di Tuva), avant-jazz, elettronica e composizioni moderne. Cresciuta in un villaggio della Siberia meridionale al confine con la Mongolia, sviluppa sin da bambina un forte interesse per il canto armonico locale, il cui studio però è da sempre appannaggio della sola popolazione maschile. Riesce comunque ad apprenderne le basi grazie alla nonna.
Trasferitasi a Mosca scopre l'improvvisazione ma continua a studiare le tecniche vocali delle tradizioni legate allo sciamanesimo e al buddismo siberiani. Tornata a Tuva diviene un membro del Sayani, un ensemble folk statale, ma poi si reca nuovamente a Mosca e aderisce al Tri-O, formazione sperimentale all'interno della quale può esprimere al meglio le proprie doti vocali e liberare il suo senso melodico e armonico.
Dopo il crollo dell'Unione Sovietica, si trasferisce a Vienna che sceglie come città adottiva, anche se continua a viaggiare molto, esibendosi con vari gruppi in giro per il mondo e lavorando alla registrazione di alcuni dischi che ruotano attorno all'improvvisazione libera. Le sue performance uniscono la ricerca artistica al bagaglio religioso e di musica popolare che la contraddistingue. - Venerdì 6 settembre, ore 20,30 Mozuluart incontro tra pianista viennese e cantanti zulu sudafricani. Mozart suonato da un viennese e cantato dagli zulu sudafricani. Mozart suonato da un viennese e cantato dagli Zulu
Visa Mkhaya, Ramadu, Blessings Nkomo voci e percussioni Roland Guggenbichler pianoforte.
MoZuluart è un progetto che fonde musica tradizionale zulu con musica classica basata sulle composizioni di Mozart. Mentre Roland Guggenbichler (Austria) suonava il piano e imitava i Beatles con la sua prima band da teenager, e Vusa Mkhaya Ndlovu, Blessings Nqo Nkomo e Ramadu (Zimbabwe), crescendo nelle polverose strade di Bulawayo, ascoltavano musica tradizionale o pop di eroi locali come Ilanga, Lovemore Majaivana, Fanyana Dube, Solomon Skhuza. Solo più tardi, Guggenbichler ha conosciuto la musica afro-cubana e i tre musicisti dallo Zimbabwe quando facevano shopping nei grandi magazzini della città o passavano davanti a un hotel, ascoltavano «questa strana musica che suonava sempre e che pensavano fosse lenta e noiosa». Se Mozart fosse ancora vivo, sarebbe stato fiero di vedere due culture incontrarsi per celebrare la sua musica e portarla a un pubblico che non avrebbe mai
immaginato di sedersi, annuire con la testa e battere i piedi sulle sue composizioni.
Biglietti: da 15 a 10 euro. Abbonamento intero Festival 50 euro. Maggiori informazioni sul sito Festival del Mediterraneo - Metamorphosis.