"Questa iniziativa rappresenta un momento di riflessione importante sulle radici di molti italiani, in particolare genovesi, che hanno trovato in Brasile una nuova casa” commenta il Sindaco Marco Bucci. ''Genova, con la sua lunga storia di emigrazione, ha giocato un ruolo cruciale per il tessuto sociale di molte nazioni e oggi celebriamo non solo il coraggio e i sacrifici di questi uomini e donne, ma anche il legame profondo che unisce la nostra città a quelle terre lontane. La mostra “Nonni do Brasil” rappresenta un tributo ai nostri antenati e una finestra su come, attraverso le generazioni, la cultura italiana abbia lasciato un'impronta indelebile in Brasile. Invito tutti a visitare questa esposizione per scoprire e onorare una parte così importante della nostra storia comune. Un motivo in più per immergersi nelle stanze del Galata e del MEI, luoghi dove ognuno di noi può ritrovare le proprie radici e comprendere meglio il valore dell’emigrazione come parte integrante della nostra storia''.
''Il fenomeno dell’emigrazione da Genova verso il Brasile tra il XIX e XX secolo rappresenta da sempre un capitolo significativo nella storia di entrambi i Paesi'', fa sapere Simone Ferro Assessore Regione Liguria. ''Ha segnato un periodo di cambiamenti socioeconomici e sfide che hanno creato un grande mosaico fatto con la storia di migliaia di individui. Era il 1874 quando il piroscafo 'La Sofia' salpò da Genova per Vitória, nello Stato di Espirito Santo, con a bordo circa 400 persone. Furono loro ad iniziare l'immigrazione di massa tra l'Italia e Brasile. Oggi, legate a queste tantissime storie, c’è una forte connessione che merita di essere raccontata: non parlo solo delle storie di successo, ma anche quelle fatte di sacrifici e tanto coraggio. Mi auguro che anche tanti ragazzi vengano a visitare Nonni do Brasil: conoscere la propria storia significa conoscere qualcosa di più anche di sé stessi''.
''Prosegue il nostro impegno per celebrare nel migliore dei modi questo importante anniversario”, commenta il Presidente della Fondazione MEI Paolo Masini. “Dopo il viaggio di Thaisa, presentiamo un nuovo progetto frutto della collaborazione con Oliviero Pluviano. Storie di donne e di uomini che hanno contribuito in maniera importante allo sviluppo del Brasile. Altri nuovi contributi per il MEI che arricchisce così il proprio prezioso scrigno di storie di emigrazione''.
Oliviero Pluviano
Oliviero Pluviano nasce a Genova il 14 febbraio 1952. Studente di filosofia, frequenta il Conservatorio con protagonisti del panorama artistico italiano tra cui il flautista Glauco Cambursano e la pianista Martha Del Vecchio. Viaggiatore girovago, per lavoro collabora con alcune riviste nazionali tra cui Tutto Turismo e World della BBC. Negli anni ’80, sempre per motivi lavorativi, si trasferisce in Brasile.
Qui, nel 2019, con il supporto della Bauducco, azienda produttrice di panettoni italiani in Brasile, realizza il progetto “I Nonni di São Paulo”, una raccolta di circa 50 racconti con materiale foto e video legati alle storie di immigrati italiani in Brasile nel dopoguerra. I racconti diventano un libro e, con il patrocinio del Consolato italiano, una mostra itinerante al Museu da Imigração di San Paolo, nella Casa da Memoria Italiana di Ribeirão Preto, a Jundiaí. Alcune delle sue storie si trovano oggi all’interno del percorso del MEI.