Giovedì 12 settembre 2024 apre al pubblico il primo evento espositivo organizzato nell'ambito della Genova Jeans Week (in programma dall'1 al 6 ottobre). Con la mostra 'Porto' i pantaloni. Un viaggio tra i luoghi, le merci e gli uomini protagonisti dello scalo genovese prende avvio il countdown che porterà al grande evento del Comune di Genova dedicato al jeans, che, lo ricordiamo, deve il nome alla nostra città.
La mostra è visitabile fino 30 settembre 2024 con il biglietto d'ingresso al MEI ridotto a 5 euro; mentre, in occasione della Genova Jeans Week, e quindi dall'1 al 6 ottobre, l'ingresso è gratuito. Orari di apertura: da ottobre a maggio dal martedì al venerdì 10-18, sabato e domenica 11-19; da giugno a settembre, dal martedì al venerdì 11-18, sabato e domenica 11-19. ''Con grande piacere diamo il via qualche settimana prima dell’apertura ufficiale della jeans week prevista il 1° ottobre, per iniziare il racconto sulle profonde radici genovesi di questo tessuto che porta con sé tanta storia'' commenta Anna Orlando. ''Lo facciamo nello spirito di questo grande progetto traversale, mettendo in rete i nostri musei, le nostre collezioni, e l’area del “Jeans Trail”, che a inizio ottobre sarà animata e festosa, e si farà contenitore diffuso anche di valori culturali''.
La mostra ospitata al MEI-Museo Nazionale dell'Emigrazione Italiana racconta come la storia di Genova e del suo porto si intrecci con quella del jeans. Lo scalo genovese è stato fin dal Medioevo il crocevia commerciale del cotone e del pigmento indaco, materie prime fondamentali per la nascita del robusto ed economico fustagno genovese, che, tinto di blu e imbarcato a Genova, sarà poi prodotto in tutto il mondo per essere confezionato e diventare il pantalone più popolare di sempre, nonché il capo da lavoro per eccellenza. All'interno del ricco programma dell’evento cittadino, quindi, l’aria destinata alle mostre temporanee al piano terra della Commenda di S. Giovanni di Prè sarà interamente dedicata a questo argomento.
“Porto” i pantaloni, prodotta dal Comune di Genova e curata da Agnese Schena e Lorenzo Vivarelli del Centro DocSAI, si sviluppa in un percorso fotografico digitale e interattivo tra i luoghi, i mezzi e i protagonisti del porto, motore storico e cuore nevralgico della città. Attraverso l’esplorazione di vedute panoramiche dalla seconda metà dell’’800 agli anni Sessanta del ‘900, il visitatore intraprende un viaggio nel tempo, approfondendo in autonomia, con il supporto di monitor touch-screen e video multimediali, diversi punti di interesse alla ricerca di una Genova che non c’è più. Dalla Lanterna alla Darsena, passando per i “ponti” e le “calate”, attraverso il volto dei “camalli” intenti a scaricare le balle di cotone, scopre i grandi cambiamenti che hanno coinvolto l’intera città. L’ampliamento del porto, il collegamento con la ferrovia Genova-Torino, il rinnovamento del sistema di movimentazione dei carichi, l’aumento dei traffici commerciali, sono solo alcuni dei temi affrontati.
Le immagini in mostra provengono dall'Archivio Fotografico storico e dalla Collezione Topografica del Centro di Documentazione per la Storia, l’Arte e l’Immagine di Genova - DocSAI che fa parte dei musei civici e si trova nelle Dipendenze di Palazzo Rosso, a due passi dai Musei di Strada Nuova. Tutti i contenuti potranno essere fruiti - in italiano e inglese - tramite strumenti multimediali realizzati da ETT che sfrutteranno le postazioni della sezione finale del percorso di visita del MEI, la cui interfaccia sarà adattata in occasione della mostra.
I totem touch screen interattivi consentono ai visitatori la navigazione autonoma delle immagini organizzate, in modo semplice e intuitivo, su una serie di menu tematici e una videoproiezione a muro mostrerà in loop una selezione di fotografie con il relativo commento.