Teatro Nazionale di Genova: la stagione 2024/25 con la nuova Sala Ivo Chiesa, il Teatro Ragazzi e Jack Savoretti

«Un traguardo che ci invita ad affrontare l'apertura di ottobre con fiducia e senso di responsabilità nei confronti di chi sceglie il teatro», queste le parole di gratitudine per il pubblico del direttore Davide Livermore.« Coltiviamo la certezza che, dopo averci incoraggiati e sostenuti, continuiate a seguirci e sceglierci. Non solo con la presenza, ma anche con le domande e i dubbi necessari a migliorare e a non accontentar»ci.

La stagione 2024/2025 prende il via il 12 ottobre in un Teatro Ivo Chiesa ampiamente rinnovato da un restyling degli interni che richiama la memoria e la tradizione del Teatro di Genova, segnata da figure d'eccellenza che hanno fatto la storia, ben oltre i confini della città. Un'apertura di stagione che intercetta i sensi: occhi per la visione del foyer e della sala rinnovati, orecchie per il nuovo jingle creato appositamente da Raffaele Rebaudengo, Francesco Bacci, Aleph Viola, naso per la fragranza che Malva Moncalvo, professionista del settore, ha creato e che viene diffusa in sala, grazie al supporto tecnico di Integra Fragrances. Un vero e proprio logo olfattivo che si chiama Ivo, in omaggio al fondatore del teatro.

Quella del 12 ottobre sarà una speciale inaugurazione condivisa con la Fondazione Opera Carlo Felice Genova. Un progetto, unico in Italia, che nasce da un'idea del direttore del Teatro Nazionale di Genova, Davide Livermore, che firma la regia di due spettacoli: Il giro di vite, la ghost story di Henry James, che sul finire dell'Ottocento reinterpretava la tradizione delle novelle dell'orrore, in un adattamento contemporaneo in prosa, curato per l'occasione da Carlo
Sciaccaluga, e The turn of the screw, l'opera che Benjamin Britten scrisse nel 1954, ispirata dal racconto omonimo di James, su libretto della scrittrice Myfanwy Piper. Sul podio Riccardo Minasi, direttore musicale dell'Opera Carlo Felice Genova.

Il progetto vuole offrire al pubblico la possibilità di una lettura del testo attraverso una visione doppia, tra teatro e opera: in una sola sera si potranno vedere entrambi gli spettacoli, prima prosa e opera a seguire (nei giorni del 12, 13, 16, 18 e 20 ottobre). Un'esperienza unica ed elevata a potenza massima, per spettatori e spettatrici, che potranno immergersi in un testo così misterioso e dalle tante chiavi di interpretazione. Il progetto si realizza in sinergia con il Carlo Felice e il prezioso sostegno di Rina. Lo spettacolo di prosa rimane in scena fino al 27 ottobre.

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