E poi la relazione con il territorio, con numerosi nuovi progetti di comunità e il rinnovarsi di collaborazioni artistiche e culturali di eccellenza come Il Festival della Scienza e la grande musica con Gezmataz Jazz Festival nell'ambito della rassegna in programmazione a La Claque in Agora'. La relazione, soprattutto, con il pubblico che continua a partecipare al nostro lavoro accompagnandoci con fiducia verso un anno per noi davvero importante. Infine la relazione con gli artisti e con il nostro tempo, che continuerà a contraddistinguere proposte, scelte, approfondimenti, suggestioni.
Per attraversarlo insieme questo tempo, comprenderlo e, perché no, anche reinventarlo, attraverso quel misterioso e imprescindibile gioco sociale che è il teatro. Tra ottobre e dicembre il Teatro della Tosse una serie di proposte che delle relazioni faranno il proprio oggetto di indagine, un tema di cui gli stessi artisti testimoniano il bisogno di parlare: relazioni tra generi e tra generazioni, emozioni e sentimenti, individui e società in cui vivono, tra uomo e ambiente, tra passato e presente, tra vita e morte.
Due le nuove produzioni in prima nazionale: il 10 e l'11 ottobre ai Teatri di sant'Agostino va in scena Death Cafè (A)Live di e con Marina Minetti ,regia di Emanuele Conte e Luigi Ferrando, un lavoro che unisce teatro e stand up comedy e che, con autenticità ed umorismo, vuole ri-consegnare al pubblico un rapporto più sano con la morte, restituendole un suo vocabolario e recuperando il rapporto positivo che le civiltà classiche avevano con essa; a dicembre (10-15 dicembre ai Teatri di sant'Agostino) in scena Mathilde, per la regia di Alessio Aronne su un testo di Veronique Olmi, una delle autrici teatrali più apprezzate in Francia, per una messa a nudo dello schema di ogni relazione, sentimentale o meno, una riflessione profonda all'insegna della più crudele sincerità, senza sconti, senza risposte preordinate.
Diversi i nuovi progetti di coproduzione tra cui Cuore puro. Favola nera per camorra e pallone, di Roberto Saviano, (7-9 novembre, Teatri di sant'Agostino), scritto e diretto da Mario Gelardi, produzione Sardegna Teatro in coproduzione con Fondazione Luzzati Teatro della Tosse e Teatro Sannazzaro, una storia di adolescenza divisa tra passioni e soldi facili della delinquenza che attraversa il rapporto tra il talento e il contesto sociale in cui si vive. Inoltre, l'arrivo a Genova, subito dopo il debutto milanese, dello spettacolo La Signora delle Camelie, in scena dal 28 novembre al primo dicembre ai Teatri di sant'Agostino. Si tratta del nuovo lavoro di Giovanni Ortoleva con cui prosegue la collaborazione, una coproduzione Fondazione Luzzati - Teatro della Tosse, Elsinor - Centro di Produzione Teatrale, Tpe - Teatro Piemonte Europa, Arca Azzurra Associazione Culturale. Da uno dei più grandi classici della letteratura ottocentesca, una versione del giovane regista di un testo senza tempo ,drammaticamente attuale, che ci racconta la brutalità di una società classista, il suo voyeurismo e perversione sfogati sul corpo della donna.
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