L'ultimo bacio. Storie d'amore e di vita al Cimitero di Staglieno, conferenza itinerante

©Genova Cultura Aps
Cimitero di Staglieno Cerca sulla mappa 10.30
Sabato05Ottobre2024

Il bacio che lieve consola, a volte l'ultimo. Un bacio gentile, delicato e quasi impercettibile, il bacio dell’angelo… Quello di sabato 5 ottobre 2024, organizzato dal Genova Cultura Aps, è un percorso tra i porticati e viali alberati del Cimitero Monumentale di Staglieno per scoprire storie d'amore, di personaggi famosi e non, dall’Ottocento ai giorni nostri. La conferenza itinerante è a cura di Debora Colombo, storica dell’arte. Previsto un contributo di partecipazione ed è necessaria la prenotazione contattando Genova Cultura via e-mail, genovacultura@genovacultura.org, 010 3014333 - 392 1152682.

Un esempio Lady Costance, moglie di Oscar Wilde, il celebre scrittore scriveva del suo rammarico a non averle dato un ultimo bacio. Motivo che lo spinse a raggiungere Staglieno per un estremo saluto. E ancora amore e morte speciali per il rapporto morboso che intrattengono come nella tomba di Francesca Delmas, una giovane ragazza, morta agli inizi del Novecento in un incidente d’auto, i cui retroscena nascondono una storia d’amore clandestina finita tragicamente e sublimata attraverso la scultura che il padre commissionò per lei, trionfo dell’amore sensuale. Francesca è rappresentata nuda nella morte con i capezzoli appuntiti, la mano poggiata sull’inguine. Il suo amante anch’esso semi nudo a sua volta che la bacia, trattenendola. Malinconia, sesso e sentimento, giovinezza spezzata, l’elegia dell’amore-morte.

Lo scultore Eugenio Baroni che dietro le sue figure femminili stremate dal dolore cela le sembianze della donna amata che tutto abbandonerà per lui; Edoardo De Albertis che trae spunto per le sue composizioni femminili dagli amori occasionali che vive nel suo atelier con le modelle. Edoardo Bistolfi, scultore liberty, eccellenza nel prestigioso panorama italiano, sigla nella “Tomba Bauer” un ultimo bacio sulla fronte della defunta da parte della madre, stigmatizzando il mistero della morte, terreno fertile della poetica simbolista. Infine coppie unite in vita e in morte come i coniugi Pienovi usciti dalle abili mani dello scultore G.B. Villa e i più conosciuti ed amati Gilberto e Rina Govi.

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