Il 2024 è un anno importante per la Lanterna di Genova: nel mese di luglio è stata infatti insignita del titolo di Faro dell’Anno nel mondo, Heritage Lighthouse of the Year 2024, dall’International Association of marine aids to navigation and Lighthouse Authorities (I.A.L.A.).
Le celebrazioni però non finiscono qui, perchè il 2024 segna il ventesimo anniversario dalla realizzazione del Museo della Lanterna, allestito nel 2004 presso le quattro sale dei Fucilieri e le Sale dei Cannoni. Inoltre, da dieci anni, è iniziato il percorso di valorizzazione, intrapreso a partire dal luglio 2014, prima dalla Fondazione Mario e Giorgio Labò e dall’Aps Amici della Lanterna e dal 2020 dalla start-up Pharos Light for Heritage, una start up maturata sull’expertise di alcuni soci della Fondazione Labò nel campo della valorizzazione del Patrimonio Culturale.
Il 2024 è anche l’anno di ITalea2024 - Anno delle radici italiane istituito dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Il complesso monumentale della Lanterna ha deciso quindi di partecipare attivamente a questo importante evento con l’inaugurazione della mostra Genova Buenos Aires solo andata. Il viaggio della famiglia Bergoglio in Argentina e altre storie di emigrazione a cura di Massimo Minella. La mostra è visitabile al museo presso la Lanterna di Genova fino a domenica 8 dicembre 2024 (orari e maggiori informazioni sul sito della Lanterna di Genova).
Genova Buenos Aires, sola andata. Il viaggio della famiglia Bergoglio in Argentina e altre storie di emigrazione non è solo il titolo di questa mostra, ma anche di uno spettacolo che, nel corso degli anni, sale sui palchi dei teatri, con la prodotto del Teatro Pubblico Ligure e un libro edito da De Ferrari.
Genova-Buenos Aires, sola andata è soprattutto storia di mare, di quelle che ripercorrono sul filo della memoria, un pannello dopo l’altro, le tappe più significative nella storia di un Paese. Il viaggio dei Bergoglio (Mario, padre di Papa Francesco e i nonni paterni Giovanni e Rosa) è il filo conduttore di questa mostra frutto dai contributi forniti dai più importanti centri di documentazione italiani e argentini. E se il Paese in questione è l’Italia allora il mare non può non esserne il protagonista. Da Asti la famiglia Bergoglio raggiunse il porto di Genova, nel febbraio del 1929, e partì alla volta dell’Argentina in cerca di una nuova occasione di vita e di lavoro.
La storia di questa famiglia diventa anche il paradigma di un Paese che cerca altrove il suo riscatto e che trova, spesso ma non sempre, risposte dall’Argentina. Un viaggio nella storia che ancora ci sorprende e ci spinge a indagare sul nostro passato, trovando chiavi di lettura utili a leggere anche il nostro futuro.
La riflessione di fondo di questa mostra è un invito a non dimenticare di quando anche gli italiani sono stati migranti in cerca di fortuna in terre lontane, desiderosi di riscatto, alla ricerca di una nuova occasione, in fuga dalla disperazione. Molti sono tornati, moltissimi hanno sfruttato quel viaggio verso la Merica soltanto nella tratta di andata. Come appunto la famiglia Bergoglio che da Asti si trasferì in Argentina e non fece più ritorno.
Il progetto di valorizzazione del Complesso Monumentale della Lanterna ha potuto contare sulla preziosa collaborazione di vari enti: l’Istituzione Mu.MA che, dal 2018 e per conto del Comune di Genova, ha accolto la Lanterna nel novero dei monumenti appartenenti al patrimonio marittimo da lei gestiti, la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Genova e la provincia di La Spezia, e, soprattutto, la Marina Militare che fin dal primo momento ne ha consentito la conservazione, il restauro, la fruizione, la promozione e la programmazione di eventi che troverà il culmine sia nel 2028, anno del novecentesimo anniversario della costruzione del monumento, sia nella realizzazione del progetto del Parco della Lanterna da parte dell’architetto Renzo Piano.
Il progetto di recupero, rifunzionalizzazione e valorizzazione della Lanterna, sostenuto dalla Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito del bando Luoghi della Cultura e del Protocollo Quadro con il Comune di Genova, punta a identificare il complesso monumentale come luogo in cui sperimentare best practice ed essere case study sia per altri fari che per monumenti e beni culturali in generale. L’obiettivo è di rendere sempre più sostenibile l’apertura del complesso monumentale, aumentando il numero dei visitatori e implementando le attività legate alla promozione e conoscenza del sito.