Il Cimitero di Staglieno: statue, angeli e monumenti raccontano la storia di Genova e la sua gente

A Staglieno, tra le varie statue, quelle che ritraggono gli angeli sono veramente numerose. Ce ne sono di tutte le fogge: piccole, enormi, dal volto sofferente, alcune dalle espressioni innocenti e malinconiche, ma due in particolare attraggono l'attenzione dei visitatori. Il primo è il meraviglioso Angelo di Monteverde, realizzato dallo scultore omonimo per la tomba di Francesco Oneto, ricco commerciante, anche lui parte della nascente borghesia genovese di fino Ottocento. Si tratta di una creatura divina e sensuale allo stesso tempo. Un viso da fanciullo su un corpo femminile che lascia senza parole, quasi turbati dall'abilità di questo scultore nel trasformare il marmo in morbide forme. La scultura risale al 1882 e incarna in pieno i dettami dello stile Liberty, che faceva della sinuosità, sia nelle forme umane, sia in quelle floreali e animali, la sua caratteristica principale. L'Angelo di Monteverde vanta, se così si può dire, innumerevoli tentativi di imitazione in tutto il mondo, ma l'originale di Staglieno è insuperabile per bellezza e fascino.  

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