Il percorso della mostra
La mostra, allestita nelle sale del primo piano nobile di Palazzo Nicolosio Lomellino, copre la produzione artistica dal Cinquecento fino al Settecento. Le opere sono collocate nelle sale espositive rispondendo a una serie di nuclei tematici:
Due sono dunque i filoni principali delle opere: alcune raffigurazioni si pongono come testimoni di una stagione di diretta conflittualità, in particolare per quanto concerne il Cinquecento, mentre le raffigurazioni seicentesche di dignitari orientali in abiti sontuosi e di raffinati tappeti sono tra le più significative attestazioni della curiosità e della fascinazione dei Genovesi per questo mondo lontano.
L'esposizione, con i suoi apparati didattici, si pone anche come strumento importante di sensibilizzazione su questi temi, in un'ottica di incremento delle conoscenze e della comprensione del passato in una società ormai multiculturale. Sono organizzati alcuni eventi collaterali alla mostra, in particolare un convegno presso l’Università di Genova (5-6 dicembre 2024), una conferenza a Palazzo Ducale (9 dicembre 2024) e una giornata seminariale a Palazzo San Giorgio (16 gennaio 2025).
''In questo anno di celebrazioni per il ventennale dell’apertura di Palazzo Nicolosio Lomellino, abbiamo dedicato i nostri sforzi a valorizzare la cultura figurativa di Genova attraverso una mostra che da un lato mette a fuoco una lunga storia di presenze multietniche in città, dall’altro propone un patrimonio di immagini da cui emergono l’importanza dei legami di Genova con la Sublime Porta e il fascino degli oggetti suntuari ottomani che si riverbera nei dipinti, in parallelo all’orgoglio civico della Repubblica legato alla dimensione degli scontri militari - commentano i curatori Laura Stagno e Daniele Sanguineti - Per questo evento abbiamo voluto ispirarci all’eredità di Luigi Centurione Scotto, proprietario del Palazzo nel Seicento, e all’apertura verso realtà lontane da lui mostrata attraverso gli affreschi che fece realizzare in questa dimora. Questo rappresenta dunque non solo un omaggio al nostro passato, ma anche un’apertura verso future esplorazioni culturali''.
''Quando, 20 anni fa, nacque l’Associazione Lomellino di Strada Nuova, Elena immaginava un’Associazione che diventasse veicolo di celebrazione della città di Genova ma anche, e soprattutto, di tutte le aree geografiche ed annessi universi culturali, cui l’antica Repubblica è stata storicamente legata e con i quali ha intrattenuto benefici scambi culturali nei secoli, influenzandone la cultura e venendone essa stessa influenzata - dice Matteo Bruzzo, Presidente dell’Associazione Palazzo Lomellino di Strada Nuova APS - Quest'attenzione al tema degli ''Altri”, è peraltro elemento centrale della poetica pittorica di Bernardo Strozzi, i cui affreschi scoperti a Palazzo Lomellino, dedicati al racconto di civiltà “Altre”, furono tema della mostra dedicata all’artista, nel 2019. La mostra di oggi si inserisce felicemente in questo solco concettuale e fattivo. Elena ne sarebbe stata fiera''.
In collaborazione con: Dipartimento di Italianistica, Romanistica, Antichistica, Arti e Spettacolo dell’Università di Genova; Fondazione Bruschettini per l’Arte Islamica e Asiatica. Patrocini e contributi: Regione Liguria, Comune di Genova, Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, Camera di Commercio Genova, Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione Carige, Fondazione Passadore 1888, Fondazione Bruschettini per l'arte Islamica, Fondazione Friends of Genoa, AC-Attilio Carmagnani, Costa Edutainment, Consorzio Tutela Del Gavi, Grimaldi Group, Saar Depositi Portuali, Ventura. Sponsor Tecnici: Boero, Ciaccio Arte, Cambi.