Erkin - Una favola in musica per il Pianeta Terra è l’ultimo lavoro di e con Pino Petruzzelli, una coproduzione Fondazione Luzzati -Teatro della Tosse, Gog e Teatro Ipotesi che torna in scena a Genova al Teatro del Ponente a Voltri dopo il debutto della scorsa primavera ai teatri di Sant'Agostino. Lo spettacolo va in scena domenica 3 - alle 17 - e lunedì 4 novembre 2024, alle ore 10 (qui i biglietti online).
Lo spettacolo racconta, immersa in un avvolgente ambiente sonoro, l’epopea e la lotta di Erkin, l’ultimo pesce sopravvissuto in quello che fu una volta il grande Mare d’Aral, il quarto lago più grande al mondo situato al confine tra Uzbekistan e Kazakistan di cui, dalla metà del secolo scorso, non restano che poche pozze d’acqua, circondate da lastre di sale e sabbia arida, barche e navi arrugginite, ossa di bovini, moli abbandonati e pesticidi, veleni che i venti della zona distribuisco equamente nell’aria e nei polmoni della gente del posto facendo aumentare i casi di malattie respiratorie e tumori.
Una Chernobyl sconosciuta, uno dei maggiori disastri ecologici della storia causato dalla cecità umana. Immaginando l’epopea e la lotta di Erkin - l'ultimo pesce del Mare d’Aral - Pino Petruzzelli porta questa favola in scena immergendola in un’atmosfera sonora avvolgente, grazie alle musiche eseguite dal vivo da un ensemble di quattro orchestrali, con l’obiettivo di tornare a credere, tutti insieme, che proteggere il Pianeta Terra si può.
Erkin è un pesce. L'ultimo pesce del Mare d'Aral. È rimasto solo lui in quella pozza d’acqua in cui la concentrazione salina non ha lasciato scampo a nessun altro pesce all’infuori di lui. Erkin lotta, combatte per sopravvivere a un disastro creato dalla cecità dell’uomo. È impresa difficile, ma Erkin non molla , lui è vita e la vita vuole vivere. Un altro mondo è possibile. Sempre.
ERKIN è una favola in musica per il Pianeta Terra. ''Non ne posso più di un teatro e di un’arte capaci solo di urlare che tutto va male e che le cose non andranno mai bene. No,” dice Pino Petruzzelli “il teatro ha il dovere di infondere voglia di vita. Soprattutto alle nuove generazioni. Il teatro non è depressione. Il teatro è conoscenza volta alla vita''.
Una nuova tappa del lavoro di Pino Petruzzelli - drammaturgo, attore e regista fondatore con Paola Piacentini del Centro Teatro Ipotesi, per dodici anni al Teatro Nazionale di Genova, oggi autore e attore della Fondazione Luzzati - Teatro della Tosse e docente di Scrittura Scenica all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico” di Roma - che da anni porta avanti una produzione artistica indipendente e di grande valore che comprende spettacoli teatrali dedicati a temi urgenti del nostro tempo e, parallelamente, progetti culturali di valorizzazione del territorio. Negli anni il suo interesse artistico si è confrontato con temi che lo hanno visto realizzare reportage in diverse zone del mondo e da cui sono nati spettacoli e libri. Questo ultimo periodo è dedicato al rapporto che l’uomo ha ,o meglio dovrebbe avere ,con la natura e il territorio. Negli anni ha collaborato con Predrag Matvejevic, Vito Mancuso, Pino Cacucci, Massimo Calandri, Mauro Pirovano e Laura Marinoni. E’ direttore artistico dei Progetti “Liguria delle Arti”, “Marzo di Liguria” e con Unige della “Casa del Pensiero”. I suoi libri sono pubblicati da Chiarelettere e Ares Edizioni.