Genova, 05/07/2019.
Il marmo delle sculture di Pablo Atchugarry dialogano alla perfezione con le pareti e le statue del Salone del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale, in un gioco di riflessi e di continua tensione verso la luce. Così Palazzo Ducale presenta i lavori di Atchugarry nella nuova mostra estivaAlla Conquista della Luce. L'artista, nato a Montevideo nel 1954, è capace di interrogare un materiale come il marmo attraverso un gesto di seduzione tattile in grando di travalicare e vanificare l’idea del tempo.
La mostra Alla Conquista della Luce espone 25 sculture in marmo del maestro nel Salone del Maggior Consiglio del Ducale, oltre alle sculture nel grigio del bardiglio e alle 15 sculture in bronzo, conquistati e accarezzati da un variabile monocromatismo, dal rosso al blu. Un'arte classica e moderna al contempo quella di Atchugarry: una classicità che rimanda all’antica cultura greco-romana e a successivi agganci barocchi che l’aiutano a proiettare nello spazio misteri assoluti di linee e di forme. Queste sue forme si nutrono della ritmica rincorsa dei vuoti e dei pieni nel rievocare talora il transito di un dinamico panneggio che assorbe e diffonde la luce.
L’opera intitolata La danza della vita, che accoglie i visitatori nell’ampio atrio a piano terra del Palazzo Ducale, entra nella filosofia del processo indagatore tipico di Pablo Atchugarry: si tratta di un albero d’ulivo disseccato, scavato e interrogato da appositi attrezzi per farlo rivivere come opera d’arte, per elevare i contorcimenti e gli sviluppi radicolari a sublime narrazione. Proprio come succede al blocco di marmo. Il Salone del Maggior Consiglio incrementa e completa il viaggio alla conquista della luce, attraverso seducenti stazioni contemplative che coinvolgono i visitatori in un colloquio con le composizioni dello scultore.
«La luce è l'elemento più importante nella vita - spiega lo scultore Pablo Atchugarry - Le sculture in mostra sono come piante alla ricerca dello spazio e della luce. Il visitatore può trovare i materiali a me più cari, come il marmo di Carrara, il marmo rosa del Portogallo, il marmo nero del Belgio e il bronzo. La conquista della luce è in realtà un percorso in cui non si arriva mai a un obiettivo preciso, è più una tensione verso la luce. Cerco sempre di creare l'idea di contrasto tramite i chiaroscuri, così che la luce possa trovare alcuni ostacoli».
Atchugarry spiega poi cosa sia la scultura nel suo modo di vedere le cose: «La scultura è l'opera nello spazio, è uscire dalle due dimensioni per approdare in un mondo tridimensionale. Così l'opera prende vita e diventa qualcosa di immortale nel tempo. Come diceva il grande Michelangelo, la scultura è già parte del blocco di marmo, è compito dello scultore liberare l'opera in esso contenuta e farla vivere».
La mostra è visitabile da sabato 6 luglio a domenica 25 agosto 2019, con orari dal martedì alla domenica dalle 10 alle 19. I biglietti per visitare la mostra costano 5 euro. La mostra di Atchugarry al Ducale è accompagnata da un catalogo edito da Skira, introdotto dai testi di Luca Bochicchio, Luciano Caprile e Tiziana Leopizzi.
Di Fabio Liguori