Enzo Marciante presenta Genova nel Medioevo, a fumetti

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Martedì03Dicembre2024

Martedì 3 dicembre 2024, alle 18 presso la Libreria Feltrinelli di Genova in via Ceccardi, Enzo Marciante presenta il suo nuovo volume a fumetti Genova nel Medioevo (Coedit). Un'immersione onirica in pieno Medioevo nella Genova preda della guerra intestina tra Rampini (Guelfi) e Mascarati (Ghibellini). Durante la presentazione, Marciante si fa come suo solito aiutare dai protagonisti del volume, tre personaggi della famiglia Cocharelli, (che sta attualmente ritagliando e dipingendo).

La storia di questa nuova fatica di Enzo Marciante si snoda fra lo splendore dei palazzi duecenteschi, i giardini, i caruggi, le chiese e le mura di una Genova quando tutto era fresco di conio. Tra il 1200 e il 1300 Marciante illustra le abitudini di vita quotidiana genovese, che culminano nell'incredibilmente lungo assedio durato ben quattordici anni, che la Città vive tragicamente nel primo Trecento, operato tra Guelfi e Ghibellini per terre e per mare.

Il tutto ha origine nel cuore del suo centro storico, da quella Piazza San Lorenzo dove i nostri ben noti Nonno Arturin e il suo fedelissimo Polpo, quasi per magia, incontrano celebri Annalisti del calibro di Iacopo da Varagine e Giorgio Stella. Emergono spunti brillanti di una Città e di un Popolo audaci quanto austeri, in un coloratissimo mondo ricco di emozioni, documentato da un particolare Codice Miniato, voluto dalla famiglia Cocharelli quale strumento per l'educazione alle virtù del nipotino Giovannino. Codice di cui viene illustrata l'eccezionale creazione grafica, insieme alle vicende del giovane rampollo che saranno filo conduttore dei grandi e piccoli avvenimenti che accadono in Città, immersi in un tempo lontano quanto suggestivo!

Marciante illustra l'inizio di un assedio non tradizionale, in quanto operato sia da terra che dal mare; l’arrivo di Roberto d’Angiò, tra innumerevoli scontri e battaglie; la calata di eserciti dei Visconti di Lombardia; la distruzione di una Portofino ancora rustico villaggio; l’incendio del Duomo in San Lorenzo... l’abbandono della Città da parte delle famiglie ghibelline, lasciandola in mano alle famiglie guelfe. Ma sono presentati anche episodi di comicità involontaria come il blocco dei rifornimenti di vettovaglie al passo di Uscio o la grande sbronza seguita all’arrivo del vino di Provenza. E ancora i massacri cruenti nelle lontane Terre d’Oriente, dove Genova sia guelfa che ghibellina dominava con potente influenza mercantile.
Mrciente ci conduce fino alla pace del 1331, che permette il rientro dei fuorusciti e sancisce la normalizzazione della città.

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