Da venerdì 6 dicembre 2024 a domenica 11 maggio 2025, presso il Museo d'Arte Orientale Edoardo Chiossone di Genova (piazzale Giuseppe Mazzini, 4) è visitabile la mostra Il Giappone antico - L'alba del Sol Levante.
La storia dell’antico Giappone è stata a lungo avvolta da un velo di profondo mistero e conosciuta da un numero limitato di persone ma negli ultimi anni, grazie agli sforzi degli studiosi di diverse discipline e all’applicazione di nuove metodologie di ricerca comparata, si è riusciti ad avere un’idea più precisa degli avvenimenti di quell’epoca. Questo ha consentito di gettare uno sguardo più accurato su un Sol Levante dove i rapporti con il continente estremo orientale erano radicati e profondi, là dove l’arcipelago giapponese ha avuto frequenti e importanti contatti con la Cina e la Corea, gli altri due grandi paesi dell’area, fin dalle sue origini.
Proprio in questo nuovo orizzonte di ricerca nasce la mostra, Il Giappone antico - L’alba del Sol Levante a cura di Aurora Canepari, Eliano Diana e Massimo Soumaré. «Una mostra che unisce tradizione e scienza, ponendosi come un’esperienza di approfondimento e divulgazione dell’archeologia e della storia antica giapponese» commenta la consigliera comunale Elena Manara. Il progetto unisce due importanti elementi: l’esperienza di scavo e di ricerca Be-Archaeo, finanziato nell’ambito del programma Horizon 2020 dell’Unione Europea e guidato dall’Università di Torino, e la preziosa collezione di reperti antichi conservati al Museo d’Arte Orientale Edoardo Chiossone di Genova.
Scopo di quest’esposizione scientifica e archeologica è, infatti, quello di presentare a un ampio pubblico quell’affascinante arco di tempo che va dal 14.000/12.000 a.C. fino al VII secolo d. C. Si parte dal periodo preistorico Jōmon, arrivando al periodo Yayoi che vede la formazione dei primi paesi organizzati e di una struttura sociale e politica, per giungere infine al periodo Kofun - al centro degli scavi condotti dalla missione Be-Archaeo sul tumulo funerario Tobiotsuka kofun nei pressi della città di Okayama e su altri siti del Giappone centrale - che vedrà il formarsi dei regni alla base della successiva nascita della religione, dello stato e del sistema imperiale nipponici. Si tratta di tre epoche che, pertanto, risultano essere fondamentali per comprendere a fondo tutti gli sviluppi seguenti del Giappone.
La mostra è anche l’occasione per presentare e divulgare le analisi svolte da parte dell’Università di Genova e dell’Università di Torino su alcuni reperti archeologici collezionati da Edoardo Chiossone, conservati nei depositi e ora esposti al pubblico nel percorso di mostra. Orari di apertura del Museo - fino al 15 aprile: dal martedì al venerdì dalle 9 alle 18.30, sabato e domenica dalle 9.30 alle 18.30 - Dal 16 aprile: dal martedì al venerdì dalle 9 alle 19, sabato e domenica dalle 10 alle 19.30. Chiusure: 25 dicembre, 26 dicembre, 1 gennaio, 6 gennaio.
Tra gli eventi collaterali è proposta una rassegna di incontri divulgativi tenuti da importanti esperti del settore sul tema archeologico e sulla storia antica del Giappone.
Programma incontri
Claudia Zancan
Potere e identità nelle tombe decorate del Kyūshū: come i simboli raccontano la cultura Kofun. Sabato 14 dicembre ore 16.
Claudia Bertolé
Il Giappone antico nell’immaginario cinematografico. Sabato 21 dicembre ore 16.
Daniele Petrella
Il progetto “Jōmon Sea” e le indagini archeologiche di IRIAE sull’isola di Tsushima: nuove scoperte sugli albori del periodo Jōmon e del Neolitico giapponese. Venerdì 10 gennaio ore 16.
Eliano Diana
L'archeologia incontra la scienza: il progetto Be-Archaeo. Sabato 1 febbraio ore 16.
Maria Carlotta Avanzi
Dalla Cina al Giappone: animali, personaggi e mappe celesti nei dipinti tombali del Kansai. Sabato 1 marzo ore 16.
Massimo Soumaré
Uno sguardo ai primi testi che parlano del Giappone: la Cronaca dei Wei e le altre antiche opere storiche cinesi. Sabato 5 aprile ore 16.
Rossella Panarella
L’arrivo e lo sviluppo della metallurgia in Giappone spiegato attraverso gli oggetti arcaici in bronzo del Museo Chiossone. Sabato 3 maggio ore 16.