Melina Riccio torna nel suo Atelier, porte aperte in Stradone Sant'Agostino

Dopo l'apertura di inizio dicembre, il Dipartimento Architettura e Design dell’Università di Genova ospita nuovamente, presso la Galleria Gaspare De Fiore - Stradone Sant'Agostino 37 -, Atelier Melina, un punto d’incontro stimolante e pieno d'energia che coniuga un aspetto più tradizionalmente espositivo con l’opportunità per i presenti d'interagire in prima persona con Melina Riccio. Atelier Melina è visitabile da mercoledì 18 a sabato 21 dicembre 2024, dalle ore 15 alle 18, con ingresso gratuito.

Le opere realizzate da Melina sono il frutto di una rivelazione che si manifesta attraverso il recupero di oggetti di scarto. Un poster accartocciato, una rivista cestinata, scampoli di tessuto. Modellati dalle sue mani, questi materiali esausti si destrutturano e si riassemblano in manufatti di straordinaria potenza evocativa che si contraddistinguono per la loro solida coerenza. A partire dalle forme, con quei tratti così accattivanti e identitari che calamitano lo sguardo. 
Per Melina l’arte non ha alcuna valenza ontologica, ma è uno strumento istintivo di racconto ed educazione, anche mediante l’uso della parola, sia scritta che cadenzata.

Avulse dalle logiche di mercato, le sue creazioni diventano casse di risonanza a cui è demandata la missione di divulgare messaggi ecumenici di pace, amore universale, solidarietà e rispetto dell’ambiente. L’atelier rappresenta un’occasione autentica di conoscere Melina di persona e di confrontarsi con la sua visione attraverso proficui, reciproci scambi.

Melina Riccio nasce l’11 aprile del 1951 ad Ariano Irpino, provincia di Avellino. Ha partecipato a innumerevoli mostre sia a livello nazionale che internazionale. Tra le più significative: “Noi, quelli della parola che sempre cammina”, curata da Gustavo Giacosa e tenutasi a Genova, sua città d’adozione, nel settembre del 2010 presso la Commenda di Prè; “Banditi dell’arte” presso l’Halle Saint Pierre di Parigi, sempre a cura di Gustavo Giacosa, che ha segnato l’inizio del suo riconoscimento nel panorama internazionale dell’Art Brut. Nel 2022 il Museo Nazionale d'Arte Moderna di Parigi (Mnam - Centre Pompidou) ha dedicato una sezione alle sue opere. Per maggiori informazioni: eventidad@unige.it.