Domenica 22 dicembre 2024, Escursionismo Liguria organizza il trekking Genova: Acquedotto storico Remake! L'itinerario vede la partecipazione di Marco Forresu, Guida Ambientale Escursionistica (GAE), figura professionale che ha il compito principale di accompagnare il gruppo illustrando loro le caratteristiche culturali, ambientali, morfologiche e paesaggistiche dell'area visitata.
Questa la presentazione dell'escursione del trekking promoter Enrico Bottino. ''Una escursione semplice, priva di difficoltà! Muoviamo i primi passi dove nacque uno dei maggiori interpreti della commedia all'italiana, Vittorio Gassman, nel 1922, quando Struppa era ancora Comune autonomo. Da Genova - Prato, stradine di campagna ci conducono alla Galleria della Rovinata (o Ruinà), progettata dall'architetto Carlo Barabino e realizzata tra il 1826 e il 1830 dopo la disastrosa alluvione del 1822! Per l'occasione, questa perla dell'Acquedotto storico è visitabile anche al suo interno, dove ammirare ''il Respiro''. Seguendo le antiche lastre di Luserna, attraverso rustici circondati da giardini, orti e uliveti, giungeremo all’imponente ponte-canale sul Rio Torbido: prima di transitare sulle sette campate (le ultime due poste ad angolo), noteremo due filtri che in passato consentivano ai dodici ''Custodi di Campagna'' di controllare la qualità dell’acqua e la portata del condotto, soggetto alla sottrazione abusiva da parte dei contadini.
Qui, la via è dedicata a Giovanni Aicardi, l'ingegnere che nel Seicento progettò il ponte-canale. Dopo esserci soffermati davanti alla casa di San Siro, il Santo che trafisse il basilisco, una creusa ci consente di raggiungere l'Abbazia di San Siro di Struppa, tipico esempio di architettura romanica. Nel medioevo la pieve si trovata ad un crocevia importante tra la via per Creto e Montoggio - verso la valle Scrivia - e quella della val Trebbia verso Bobbio e Piacenza. Nella nostra rivisitazione del percorso, una interessante deviazione consente di raggiungere Castelluzzo, un avamposto difensivo del X secolo.
Ad attrarre la nostra curiosità sono anche i curiosi fenomeni calanchivi delle Terre Rosse. Negli anni Sessanta non avremmo rinunciato a pranzare all’Ostaja Do Castellusso, oggi però sono i suoi ruderi a raccontarci momenti di convivialità degli avventori della Vecchia Osteria. Lasciandoci alle spalle il tratto urbano della Via dell’Acqua, quasi per magia ci si ritrova sulle alture di Molassana: non ci resta che perdere quota verso Cartagenova, anticamente chiamata Cartagenia, dove una rete di creuse ci riporta sul percorso principale dell’antica Via dell’Acqua. La campagna batte nettamente la città in questo tratto dell’Acquedotto storico del Seicento! La parte più antica tra quelle transitabili attraversa il bosco, fino agli Giardini Sertoli e l’imbocco del ponte-sifone sul torrente Geirato: in questo caso l’attraversamento con la Guida è facoltativo, chi volesse abbreviare il tracciato può scendere lungo una creusa direttamente a Molassana, verso Largo Paolo Boccardo. Una escursione completa per conoscere le princimali caratteristiche dell’Acquedotto storico di Genova''.