Venerdì 10 gennaio 2025, alle ore 16, presso il Museo d'Arte Orientale Edoardo Chiossone di Genova (piazzale Giuseppe Mazzini, 4) - nell'ambito degli incontri della mostra Il Giappone antico - L'alba del Sol Levante - è in programma Kodai Nihon: alla scoperta dell'antico Giappone con Daniele Petrella, che presenta il progetto Jōmon Sea e le indagini archeologiche di IRIAE sull’isola di Tsushima: nuove scoperte sugli albori del periodo Jōmon e del Neolitico giapponese. L'evento è a ingresso gratuito.
Il Neolitico giapponese, il cosiddetto periodo Jōmon, rappresenta un vasto terreno in cui sviluppare nuove ed entusiasmanti ricerche in campo archeologico. Questo perché sono ancora molti gli interrogativi a cui occorre dare risposta per chiarire meglio le dinamiche evolutive delle culture che lo hanno caratterizzato. Il progetto Jōmon Sea: Navigation in the Origins of Japan si propone di studiare e comprendere l'utilizzo del mare e dei corsi d’acqua durante il Neolitico giapponese, sia in termini di spostamenti all'interno dell'arcipelago che di contatti con i territori circostanti.
Per questo motivo, IRIAE (International Research Institute for Archaeology and Ethnology) porta avanti un progetto di indagine archeologica marittima, terrestre e subacquea, proprio in relazione a queste problematiche, individuando nell’isola di Tsushima (Prefettura di Nagasaki) un punto cruciale in cui cercare risposte che possano contribuire a chiarire queste dinamiche. Le attività si concentrano sul sito di Ongasaki dove abbiamo identificato un importante punto di lavorazione dell’ossidiana che sta rispondendo a diversi quesiti sulle origini della cultura Jōmon, tema che non può prescindere dai contatti umani e culturali e dal rapporto con l'ambiente circostante, che si traduce in un binomio inscindibile: il rapporto con le popolazioni coreane e quello con il mare. Qual era il ruolo del mare nella vita del popolo Jōmon? Come si sono adattati ai cambiamenti ambientali con l’avvento dell'Olocene? Quale è stato il ruolo dell’ossidiana in questo scenario?
Daniele Petrella: fondatore e presidente dello IRIAE, si laurea in Archeologia Estremo Orientale (Giappone) e completa il Ph.D. in Archeologia presso l’Università di Napoli “L’Orientale”. Primo e, per ora unico, occidentale ad avere ottenuto autorizzazioni di scavo in Giappone, ad oggi ha lì sviluppato e diretto otto progetti archeologici. Nel 2014 viene insignito del prestigioso Premio Rotondi Salvatori dell’Arte nel Mondo.