Genova, 26/12/2024.
Come concludere l’anno e iniziare il 2025 con... il piatto giusto?
Il menu ideale di San Silvestro saprà coniugare i piatti delle buone tradizioni di famiglia con ricette che richiamino il desiderio di novità e di prosperità per il Nuovo Anno, con ingredienti del territorio ligure.
Attenzione particolare sarà dedicata alla tavola, nei colori di rosso, oro e argento, possibilmente decorata con piccole ghirlande realizzate in casa con bacche e rami di abete, e abbellita da qualche candela per creare un’atmosfera accogliente. Sulla nostra tavola, per esempio, non può mancare la giostrina argentata con gli angioletti e la fiammella da accendere.
Coi segnaposti scritti a mano dai piccoli di casa, gli ospiti si sentiranno i benvenuti e piacevolmente disposti a gustare le nostre portate casalinghe.L’aperitivo si potrà gustare in piedi, spaziando con tartine al burro e salmone, salatini a forma di stella o piccoli croissant ai wurstel con un buon calice di brut, e servirà ad “accendere” il calore della serata, ad aprire il dialogo.
Molto di effetto è la torta salata a forma di stella, di facile realizzazione e farcita con salumi o verdure, le cui punte sono da dividere con gli altri ospiti.
Una buona soluzione è sempre il panettone gastronomico già pronto, da comprare nei panifici o al supermercato, farcito con salumi e creme di formaggio ma non solo. Lo chef Marco Visciola, del ristorante Marin di Genova, propone ad esempio un panettone speciale farcito con salumi di mare di produzione del ristorante (lardo di seppia, mortadella di totanetti e tonno, ‘nduja di spada, prosciutto di ricciola, salame di bonito) intervallati da strati di maionese agli agrumi, burro alle spezie genovesi (cannella, noce moscata, macis, pepe lungo, zenzero, anice stellato), salsa verde, prescinsêua ed erba cipollina. Perché non prendere spunto?
Per il primo piatto suggerirei di attingere invece a ricette di famiglia, con gusti semplici e poco elaborati. A casa nostra la tradizione vuole un delicato sugo di tonno con gli aromi, assorbito ad arte dagli spaghetti trafilati al bronzo, ma per gli amanti delle novità si trova in commercio un buon sugo al Granchio blu già pronto, di carne e gusto morbido da abbinare alle linguine e ad un buon vino bianco ligure, come il Pigato. Naturalmente quanti amano ingaggiare lotte per aprire il granchio potranno realizzare il sugo di persona.
Se vogliamo proseguire con un menu ittico, la scelta ricade su un pescato ligure come branzino, orata e dentice, di cui possiamo esaltare il gusto al cartoccio o in crosta di sale semplice o aromatizzata con le erbe tritate (es, timo, alloro...). Il contorno perfetto sono sempre le patate dorate al forno con tanto rosmarino e qualche spicchio di aglio, ma la tradizione vuole anche le lenticchie come auspicio di guadagni futuri in ricordo dei Romani, che regalavano una borsa con dentro le lenticchie con l’auspicio che si trasformassero in monete durante l’anno. Possiamo prepararle in crosta di formaggio di grana come nella foto.
Per chi ama anche il cappon magro, lo può cucinare nella versione più semplice come era in origine, realizzato dai marinai a bordo con gli avanzi del pesce cappone a cui si aggiungevano le verdure e crostacei a disposizione; la galletta del marinaio, fondamentale come base, si trova in questo periodo nei panifici come Paolin a Nervi o l’altrettanto storico panificio Maccarini di Camogli.
Requisito fondamentale per questa ricetta è l’arte scenografica, e possiamo ispirarci alla foto del Cappon magro dello Chef Maurizio Pinto, del ristorante Voltalacarta di Genova.
Un bel sorbetto al limone servirà per una sosta in attesa del Nuovo Anno; una variante è proposta dal maestro gelatiere Maurizio Tonelli, che nel suo negozio di Sestri ponente lo realizza all’ananas o al moscato. E per accompagnare i brindisi che ci portano pieni di speranze al Nuovo Anno, libera scelta di panettone genovese ai gusti preferiti, all’insegna della tradizione; come ghiotta alternativa si può realizzare la torta paradiso o quella al cioccolato casalinga che ci riesce bene, ricoprendola con una glassa di acqua e zucchero, e poi disegnarvi i numeri dell’orologio con la sac à poche farcita di cioccolato, per “gustarsi” i minuti prima della Mezzanotte.
Sempre per i romani, la frutta secca non deve mancare sulla tavola perché è un simbolo ben augurante: datteri (anche ripieni di mascarpone), fichi, nocciole, arachidi, mandorle, uvetta e noci. Aggiungerei la rossa melagrana, che porta abbondanza, ed i piccoli mandarini. E perché no: scorzette di arancia ricoperte di cioccolato.
Con questi piccoli riti il tempo volerà piacevolmente, e ci troveremo nel 2025 pieni di buoni propositi e curiosità: Buon Anno a tutte e tutti!