Domenica 5 gennaio 2025, alle ore 17, la stagione per i ragazzi e le famiglie del Teatro Sociale di Camogli riprende con Il più furbo, spettacolo per attori e ombre realizzato dal Teatro Gioco Vita e interpretato da Andrea Cappone diretto da Fabrizio Montecchi. Ed è tratto da un racconto di Mario Ramos. Qui i biglietti online.
Nel folto del bosco un grande e cattivo Lupo affamato incontra la piccola Cappuccetto Rosso e subito elabora (dopo tutto lui è il più furbo) un diabolico piano per mangiarsela. Senza esitazioni, lo mette in pratica. Mentre si avvicina alla casa della nonna, pregusta già il pranzetto: sarà uno scherzo da ragazzi divorarsele entrambe… Sembra l’inizio della favola che tutti conosciamo, almeno finché il Lupo (che si crede davvero il più furbo) non infila la camicia rosa della nonna con tanto di cuffietta d’ordinanza, ed esce di casa… rimanendo chiuso fuori! Così conciato e in attesa di elaborare un nuovo, geniale piano, il Lupo (che ancora si crede il più furbo) non rimane che nascondersi nel bosco. Ma il bosco, ahimè, è un luogo molto frequentato, soprattutto dai personaggi delle fiabe, e il nostro Lupo fa imbarazzanti incontri (i Tre Porcellini, i Sette Nani, il Principe Azzurro, ecc.) che mettono fortemente in crisi la sua vanità. Povero Lupo! Tutti, invece di avere paura di lui, lo scambiano per un’innocua vecchietta. Per fortuna Cappuccetto Rosso è una bambina molto gentile e viene in suo aiuto. Eh sì, e lui che pensava di essere il più furbo!
Il più furbo è tratto da un libro di Mario Ramos, acclamato autore di libri illustrati per i piccoli. Un piccolo gioiello che è un concentrato di leggerezza e di ironia, che fa ridere e pensare piccoli e grandi. Lo spettacolo vede in scena un solo bravo e versatile attore-narratore, Andrea Cappone, che, aiutandosi con tutto il repertorio di tecniche d’ombra in cui il Teatro Gioco Vita è forse il miglior specialista in Italia, e una qualità di movimento fortemente coreografica, interpreta tutti i personaggi della storia e ci conduce dentro un mondo sorprendente, dove la dimensione favolistica e quella realistica si incontrano producendo quell’effetto comico e grottesco proprio della storia raccontata.