Domenica 12 gennaio 2025, con partenza alle ore 15.30, Genova Cultura Aps organizza un nuovo tour nel centro di Genova, alla scoperta del sestiere di Portoria. Contributo per la partecipazione, con prenotazione necessaria a e-mail genovacultura@genovacultura.org o 010 3014333 - 392 1152682.
Portoria è uno dei sei antichi sestieri in cui era suddivisa un tempo Genova; confinava a ovest con il sestiere del Molo e della Maddalena e a est con quello di San Vincenzo. Il nome deriva dalla presenza di una porta della cinta muraria, detta del Barbarossa risalente al XIII secolo, chiamata Porta Aurea, il cui nome nella contrazione in genovese è diventato, appunto, Portòia (Purtoia). Un percorso alla scoperta del quartiere gravemente danneggiato dai bombardamenti della seconda Guerra Mondiale che storicamente viene ricordato per l’ospedale di Pammatone, simbolo per diversi secoli, dell’assistenza sanitaria cittadina.
L'ospedale di Pammatone, fondato grazie alla generosità del giureconsulto Bartolomeo Bosco nel 1422, a partire dal 1471 assorbì quasi tutte le strutture che fornivano fino a quel momento cura e assistenza alla popolazione, come la Commenda di Prè. All'Istituto è legata strettamente la figura di Santa Caterina Fieschi Adorno (1447-1510), cui è intitolata ancora oggi la vicina Chiesa dell'Annunziata di Portoria detta anche di Santa Caterina, in cui si trova esposto il corpo della santa. L'antica Portoria riveste anche un’importanza storica per la sollevazione dei genovesi contro l’esercito asburgico austro-piemontese - che occupava la città sotto il controllo del ministro Antoniotto Botta Adorno, avvenuta il 5 dicembre 1746. Protagonista centrale della sommossa e suo iniziatore, fu un giovane poco più che adolescente, Giovan Battista Perasso, detto Balilla.