«Un nuovo grande anno quello che Palazzo Ducale presenta ai cittadini», sostiene il presidente di Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura, Beppe Costa. «Mostre, incontri, occasioni di crescita per la città e di promozione a livello nazionale e internazionale. Consentitemi di sottolineare proprio questo aspetto: sono fermamente convinto che la cultura, oltre a rappresentare un valore in sé, costituisca un eccezionale strumento per la valorizzazione del territorio. E con valorizzazione non intendo soltanto l’aspetto economico - che comunque non deve essere dimenticato - ma anche un’idea strettamente collegata alla crescita civile di una comunità. Fondazione per la Cultura cerca di fare tutto questo. Anche con le linee del Piano Strategico che abbiamo tracciato. Ringrazio i tanti soggetti, associazioni, sponsor e istituzioni - a partire dai soci partecipanti alla Fondazione - con cui collaboriamo. Da sempre lavoriamo in rete: ciò ci permette di elaborare progetti condivisi e di essere davvero la piazza della città. Vorrei infine ringraziare tutti i lavoratori e le lavoratrici di Palazzo Ducale: la loro professionalità, la loro passione e il loro impegno nello svolgere il proprio compito è un valore aggiunto».
«Da gennaio a dicembre: sarà un 2025 ricco, coinvolgente e nuovo», commenta la direttrice di Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura Ilaria Bonacossa. «Un anno che definirei policromo: mostre stimolanti, festival e cicli di incontri in grado di suscitare partecipazione e dibattito, presentazione di libri e, più in generale, la capacità di Palazzo Ducale di stare al centro della scena culturale non soltanto cittadina. In altre parole, si tratta della conferma della vocazione di piazza e di propulsore della cultura che da sempre caratterizza l’attività della Fondazione. Abbiamo voluto aggiungere, però, alcuni elementi di innovazione che rendono questo 2025 che ci apprestiamo a vivere una sfida e, nello stesso tempo, una scommessa. Il programma punta molto sulla contemporaneità con alcune mostre, come per esempio la monografica di Giorgio Griffa o le installazioni di Jacopo Benassi o una parte di racconto di Moby Dick, di rilievo internazionale ed estremamente innovative per Genova. E poi vogliamo movimentare il nostro modo di porci e di promuovere le nostre attività: la nostra intenzione è raggiungere nuovi pubblici, allargare una piazza che pensiamo possa essere ancor più inclusiva e farlo attraverso le nuove tecnologie e i nuovi mezzi di comunicazione e grazie all’utilizzo del Palazzo come vero e proprio “monumento” e spazio espositivo in sé. Naturalmente si tratta di sfide che Palazzo Ducale è in grado di sostenere perché forte della sua autorevolezza e di una squadra competente e appassionata. È proprio questa consapevolezza che ci spinge ad alzare l’asticella e a guardare verso nuovi orizzonti. Orizzonti che sono delineati nel Piano Strategico che abbiamo approvato e che ci guiderà fino al 2029».
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