Andrea Chénier al Teatro Carlo Felice

Opera Carlo Felice Genova Cerca sulla mappa
DA Giovedì06Febbraio2025
A Sabato15Febbraio2025

Da giovedì 6 a sabato 15 febbraio, il Teatro dell'Opera Carlo Felice di Genova (passo Eugenio Montale, 4) presenta Andrea Chénier, il dramma storico di Umberto Giordano diretto da Donato Renzetti, con la regia di Pier Francesco Maestrini.

Personaggi e interpreti: Andrea Chénier Fabio Sartori, Carlo Gérard Amartuvshin Enkhbat / Stefano Meo (9,12), Maddalena di Coigny Maria Josè Siri, La mulatta Bersi Cristina Melis, La contessa di Coigny Siranush Khachatryan, Madelon Manuela Custer, Roucher Nicolò Ceriani, Fléville Matteo Peirone, Fouquier Tinville Marco Camastra, Mathieu
Luciano Roberti, Un incredibile Didier Pieri, L’abate Gianluca Sorrentino, Il maestro di casa Franco Rios Castro, Dumas
Angelo Parisi, Schmidt Andrea PortaOrchestra, Coro e Tecnici dell’Opera Carlo Felice Genova Maestro del Coro Claudio Marino Moretti - Balletto Fondazione Formazione Danza e Spettacolo “For Dance” ETS.

Andrea Chénier è un’opera in quattro quadri che Umberto Giordano compose nel 1896, su un libretto di Luigi Illica ispirato alla vita del poeta francese André Chénier. L’opera fu il primo grande successo di Giordano, che dopo la prima rappresentazione al Teatro alla Scala il 28 marzo dello stesso anno, vide il suo lavoro ripreso in tutta Europa e negli Stati Uniti. L’azione si svolge nei pressi di Parigi al tempo della Rivoluzione francese. Gli ideali costituzionalisti del protagonista sono in forte contrasto con lo stile di vita corrotto della nobiltà parigina, e durante il Regime del terrore il poeta verrà perseguitato e poi giustiziato per la sua appartenenza politica. Sullo sfondo dei tragici avvenimenti storici, si sviluppa una storia d’amore con Maddalena, figlia della Contessa di Coigny. Andrea e Maddalena rimarranno insieme fino all’ultimo tragico istante. Il modello principale a cui Giordano si riferisce è il verismo italiano, del quale riprende un’orchestrazione volta a descrivere la gestualità dei personaggi e dell’azione piuttosto che la dimensione psicologica o emotiva. Se ne ricava un’opera di grande compattezza, dove la narrazione non è analizzata dalla musica stessa, quanto invece enfatizzata. Le linee vocali sono cantabili ed efficaci, al contempo si sviluppano in un contesto strutturale ben definito che mantiene un ponderato equilibrio dall’inizio alla fine.

Biglietti: da 100 a 15 euro.

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