Parco dell'Antola, la leggenda di Casa del Romano. Una storia d'amore e montagna

Genova, 04/02/2025.

Il Parco dell'Antola è un polmone verde nell'entroterra genovesse. Il suo territorio ha un ricco patrimonio naturalistico, culturale e storico. Dal Castello della Pietra al Lago del Brugneto, dalle Rocche del Reopasso all'Osservatorio Astronomico, dall'escursione fino alla vetta del Monte Antola - il monte dei genovesi - ai suoi borghi rurali. Senza dimenticare il Rifugio Parco Antola, con il suo panorama sulla valle. È amato sia d'estate che d'inverno, quando la neve e il Presepe di Pentema rendono magico lo scenario.

Simbolo del parco è anche Casa del Romano, punto di partenza delle escursioni e luogo che evoca ricordi a molti genovesi. Questa frazione è avvolta da una leggenda. Una storia d'amore e montagna, che abbiamo ripreso dalla pagina facebook del Parco dell'Antola. ''A pochi passi dai cieli più alti del Parco dell’Antola, Casa del Romano non è solo la frazione più alta del comune di Fascia - crocevia posto sulla linea di valico, a cavallo delle valli Borbera e Trebbia -, ma anche il teatro di una storia che mescola amore, inganno e fascino montano. Si racconta che Stevanin, un giovane del posto, emigrò a Roma in cerca di fortuna. Lì incontrò una ragazza bellissima e le promise un futuro insieme in Liguria, precisamente a Sottoripa, il celebre quartiere centrale di Genova. Lei, conquistata dalla promessa, accettò e lo seguì.

Ma al loro arrivo in un villaggio solitario tra i monti, la realtà fu ben diversa: mentre lei si dissetava a una fonte, Stevanin le annunciò che erano arrivati… a Sottoripa di Montebruno! La giovane, delusa e triste, gli chiese di vivere su un monte ancora più alto, quello che si stagliava all'orizzonte. E così Stevanin, forse per farsi perdonare, costruì lassù una casa, che divenne anche un'osteria. Oggi quel luogo porta ancora il nome di Casa del Romano, in memoria di questa straordinaria vicenda. Ri-scopri la magia di Casa del Romano: paesaggi mozzafiato, leggende che affascinano e una natura che racconta storie senza tempo''.