Mercoledì 12 febbraio 2025, alle ore 18.30, a Palazzo Ducale (sala della Società di Letture Scientifiche) si tiene la conferenza L'urbanistica dell'Ottocento attraverso l'occhio degli artisti, con Antonio Lavarello e Maurizio Romanengo. La conferenza è la prima di un ciclo di incontri intitolato Disegnare genova che cambia, a cura di Maurizio Romanengo. L'incontro può essere anche seguito via zoom, link e credenziali per accedere sul sito dell'Accademia Liguristica. L'evento è gratuito.
Disegnare Genova che cambia è un ciclo di incontri che racconta le trasformazioni di Genova a partire dal Secolo Nuovo, l’800, che vede tracciare un impianto urbanistico moderno intorno ad una città medioevale. L’identità della Superba si trasforma e con lei l’impianto viario scolpito della Repubblica oligarchica viene rimodellato e ampliato dalla nuova borghesia trionfante. Attraverso i disegni originali di importanti artisti e di ignoti viaggiatori siete invitati a non fermarvi a sorprendersi nello scoprire queste trasformazioni, ma a interpretare le esigenze, le opportunità e le scelte che hanno modellato la nostra città.
Antonio Lavarello Genovese, architetto, dottore di ricerca in architettura. Svolge attività didattica, divulgativa e di ricerca occupandosi di storia, teoria e critica dell’architettura; su questi temi ha scritto o curato decine di pubblicazioni scientifiche e divulgative. È docente a contratto presso il Dipartimento di Architettura e Design dell’Università di Genova. È intervenuto come relatore o visiting critic presso diverse istituzioni universitarie e culturali, tra cui il Politecnico di Torino, l’Università La Sapienza, la Chinese University of Hong Kong, il museo MAXXI di Roma, Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura di Genova, Fondazione dell’Ordine degli Architetti di Genova. È membro del Comitato editoriale della rivista elettronica scientifica Archphoto. Ha fondato il collettivo SPLACE, attivo nel campo dell’architettura temporanea e dell’arte pubblica. È titolare dello Studio Lavarello insieme al padre Matteo e alla sorella Marta.
Maurizio Romanengo inizia presto a lavorare tra dipinti antichi e oggetti d’arte e ancora non se ne è emancipato. Da molti anni segue l’attività degli Amici dell’Accademia e oggi ne è vicepresidente. Organizza mostre e eventi dedicati all’arte con diverse pubblicazioni all’attivo.