Genova, inaugurato a Cornigliano il nuovo depuratore di Iren. L'impianto e le sue caratteristiche

Genova, 03/02/2025.

È stato inaugurato, a Cornigliano, il nuovo Depuratore Area Centrale (DAC) di Genova, realizzato dal gruppo Iren. ''Un impianto innovativo che porterà benefici concreti per l'ambiente e per la qualità della vita dei cittadini, riducendo gli scarichi in mare, abbattendo la produzione di fanghi e garantendo il riutilizzo dell'acqua per usi agricoli e industriali'' si legge sul comunicato diffuso dal Comune di Genova. A fare gli onori di casa, l'Amministratore Delegato Gianluca Bufo, insieme all'AD di IRETI, Fabio Giuseppini. Presenti, per le istituzioni locali: il Sindaco facente funzioni del Comune di Genova, Pietro Piciocchi, il Sindaco della Città Metropolitana, Antonio Segalerba e il Presidente della Regione Liguria Marco Bucci.

L'impianto

L'avvio del nuovo impianto, realizzato con un investimento complessivo pari a circa 61,5 milioni di euro, segna un cruciale passo in avanti nel sistema di gestione delle acque cittadine, grazie alla sua elevata efficienza: il depuratore avrà una capacità di trattamento delle acque reflue per una popolazione di 250.000 abitanti equivalenti, cui corrisponde una portata di circa 50.000 mc/giorno, con un incremento di capacità pari a quasi il 40% in più rispetto al precedente impianto di Valpolcevera.

L'intera filiera è organizzata su più linee per il trattamento delle acque e dei fanghi risultanti dalla depurazione, in modo da garantire le migliori condizioni di funzionamento, ridondanza ed elasticità. L'impianto si contraddistingue sia per l'alto livello delle tecnologie utilizzate, che per il minimo impatto ambientale: è dotato, infatti, di sistemi che consentono di occupare una superficie notevolmente ridotta rispetto ai depuratori tradizionali, comportando un minor consumo di suolo, ed è situato in ambito portuale, all’interno di un’area industriale. Ciò garantisce un bassissimo impatto anche sul piano dell’integrazione urbanistica.

Dal punto di vista tecnico il nuovo depuratore, come tutti quelli realizzati da Iren negli ultimi anni nel territorio ligure, si caratterizza per l'utilizzo del sistema di ultra-filtrazione a membrane (MBR - Membrana Bio Reactor), la più innovativa modalità di filtrazione attualmente esistente, in grado di garantire l’abbattimento degli inquinanti con il raggiungimento di valori allo scarico di molto migliorativi rispetto a quanto previsto dalla normativa vigente.

Le caratteristiche dell'acqua depurata sono da renderla idonea per il riutilizzo, oltre che nei processi dello stesso impianto, anche, ad esempio, per l'irrigazione, per la pulizia delle strade, per l'utilizzo antincendio o a servizio dell'industria. Il trattamento dei fanghi permette, la produzione di biogas che, tramite cogenerazione, sviluppa calore ed energia, a servizio dell'impianto. Un ulteriore affinamento del fango, tramite idrolisi termica, riduce ulteriormente il volume del materiale da smaltire.

''La gestione e tutela della risorsa idrica è oggi una delle più grandi sfide che il nostro Paese è chiamato ad affrontare” ha commentato Gianluca Bufo, l'Amministratore Delegato di Iren. ''Con oltre 11.000 chilometri di rete fognaria e 34 grandi impianti di depurazione (di cui 16 nella sola Liguria), Iren ha già avviato importanti investimenti per il potenziamento delle infrastrutture idriche, con l’obiettivo di ridurre le perdite, implementare la capacità di riutilizzo, garantendo, al contempo, alte efficienze depurative. Il DAC inaugurato a Genova, analogamente ai nostri ultimi impianti, è stato progettato, dimensionato e realizzato per ridurre il consumo di suolo ed è una testimonianza dell’impegno concreto del Gruppo in un territorio di riferimento come è la Liguria".

«L'impianto è già in funzione, anche se non ancora a pieno regime, da dicembre 2024 e questo rappresenta un grande passo avanti per Genova - dice il presidente della Regione Liguria Marco Bucci - Il DAC è il più importante impianto della città, sia dal punto di vista tecnologico che per i volumi trattati. Grazie a questa infrastruttura si avranno meno fanghi e sottoprodotti, con un'acqua che potrà essere riutilizzata per scopi agricoli o industriali, contribuendo così alla sostenibilità del nostro territorio. Oltre agli aspetti ambientali, l'entrata in funzione del nuovo depuratore avrà un impatto positivo anche sul quartiere di Cornigliano: l'area del vecchio impianto sarà restituita alla città e ospiterà un grande parco, estensione di Villa Bombrini, con al suo interno il nuovo Palatletica».

«Chiudere il ciclo dell'acqua è essenziale - aggiunge Bucci - Significa ridurre lo spreco, limitare gli scarichi in mare e massimizzare l’efficienza delle risorse idriche. Dobbiamo imparare a sfruttare al meglio ogni elemento per abbattere il consumo di acqua potabile e garantire un futuro più sostenibile per Genova e per tutta la Liguria».

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