Elisabetta Pozzi, tra le maggiori artiste della scena italiana, ha spesso affrontato i grandi temi e archetipi del Mito: Elettra di Hofmannsthal, Medea, Ippolito e Ecuba di Euripide, Elena e Fedra di Ghiannis Ritsos, sono solo alcuni dei testi che ha portato in scena. Tra i personaggi più frequentati c’è Cassandra, oggetto di numerosi studi e spettacoli di cui questo Cassandra o dell'inganno è l’ultima tappa. Lo spettacolo va in scena al Teatro Duse, dal 19 al 23 febbraio 2025.
Pozzi ha costruito una drammaturgia originale che, partendo dalle tragedie di Eschilo ed Euripide, compie un affascinante percorso intorno alla profetessa troiana cui Apollo ha dato il dono di prevedere il futuro e insieme la condanna di non essere creduta, raccogliendo suggestioni e riletture da grandi testi di ogni tempo, da Seneca a Christa Wolf, da Omero a Ghiannis Ritsos fino a Wislawa Szymborska e Pier Paolo Pasolini. Ne emerge un ritratto originale di una delle figure femminili di più profonda tragicità, per l’impotenza e la tremenda solitudine che la connotano nel sostenere il peso della conoscenza.
Dispiegando il suo immenso talento, Elisabetta Pozzi si confronta con questa figura di strabiliante modernità, in cui convivono forza e fragilità: il mito di Cassandra prende nuovamente vita sotto i nostri occhi, attraversando le epoche con la sua dolorosa e inascoltata capacità di preveggenza, fino a prefigurare, nel potente epilogo scritto a quattro mani con Massimo Fini, un futuro incerto per la nostra civiltà orfana di identità, in cui l’uomo moderno - con la sua incapacità di porsi dei limiti - «è ormai diventato un minuscolo ragno al centro d’una immensa tela che si tesse ormai da sola, e di cui è l’unico prigioniero». Il compositore Daniele D’angelo ha creato una partitura musicale e sonora originale e raffinata, un filo rosso che attraversa lo spettacolo intrecciandosi alle parole alte, ipnotiche ed attualissime di Cassandra.
Durata dello spettacolo: 1 ora circa.
Produzione
Teatro Nazionale di Genova
CTB Centro Teatrale Bresciano
Drammaturgia
Elisabetta Pozzi con la collaborazione di Massimo Fini
Interprete
Elisabetta Pozzi
Spazio scenico
Guido Buganza
Musiche e disegno luci
Daniele D’Angelo
Movimenti
Alessio Romano.