Si rinnova, per il sesto anno consecutivo, la collaborazione tra Lunaria Teatro e Comune di Chiavari nell’ambito di Obiettivo Creatività, progetto lanciato nel 2020 per la valorizzazione a rete dell’antico complesso di Capoborgo che ha portato al riammodernamento e rilancio dell’auditorium dell’ex chiesa di San Francesco. La struttura ospiterà anche quest’anno i quattro spettacoli che compongono il cartellone principale, mentre presso l’auditorium di Largo Pessagno andranno in scena i tre appuntamenti dedicati ai bambini.
Ad aprire il programma, sabato 1° marzo alle ore 21, è Grido d’amore - Edith Piaf di Ennio Speranza, diretto e interpretato da Gianni De Feo, nelle vesti di un poeta vagabondo sulle tracce della grande “chanteuse” parigina simbolo di un’epoca. Accompagnato dal suono evocativo di una fisarmonica, De Feo, vestito con gli abiti di un dandy d’inizio secolo finito tra i clochard del lungosenna – abiti di cui pian piano va svestendosi, ripercorre alcuni frammenti della propria esistenza e, soprattutto, ripropone la vita e le canzoni di Edith Piaf, un’artista il cui sguardo e la cui voce hanno segnato un’epoca e sono entrati a far parte del mito. Attore, cantante e regista, Gianni De Feo è stato diretto, tra gli altri, da Mario Ricci, Sylvano Bussotti, Werner Schroeter, Roberto De Simone, Mario Scaccia, Lindsay Kemp, Tato Russo, Maurizio Scaparro, Dacia Maraini e Antonio Salines.
Un omaggio alla canzone degli anni venti e trenta del secolo scorso, ma anche il racconto di un pezzo di storia d’Italia, è invece Parlami d’amore, in agenda venerdì 21 marzo alle 21: un viaggio fatto di musica e parole, di tenerezza e di ironia, di amarcord e di aneddoti. Sotto la guida del regista Pino Strabioli, artista da sempre sensibile al teatro canzone, la verve e la capacità istrionica del cantautore e attore Mario Incudine – tra i personaggi più rappresentativi della nuova world music italiana e forte di collaborazioni con Moni Ovadia, Peppe Servillo, Eugenio Bennato, Nino Frassica, Mario Venuti, Tosca, Antonella Ruggiero, Francesco De Gregori e Lucio Dalla tra gli altri –, accompagnato al pianoforte e alla fisarmonica da Antonio Vasta, sono al servizio di uno spettacolo che vuole essere anche un omaggio alla canzone d’autore di quegli anni, un repertorio poco battuto, ma ricco di fascino e di bellezza, con testi modernissimi, melodie indimenticabili e armonie ardite. Un materiale da riportare a galla e da incorniciare. Il testo è opera di Costanza DiQuattro, direttrice del Teatro Donnafugata e autrice dei romanzi La mia casa di Montalbano, Donnafugata, Giuditta e il monsù e Arrocco siciliano.
E a proposito di Montalbano, domenica 13 aprile alle 17 Lunaria ripropone un suo classico tratto dal repertorio di Andrea Camilleri, il reading musicale Un racconto di mare: Tridicino, con Pietro Montandon e l’accompagnamento del polistrumentista Roberto Catalano. Protagonista non è il celeberrimo commissario, bensì un pescatore ed il suo viaggio in barca nel mare di Sicilia, tra alghe, correnti, polpi giganti, veloci paranze, dragunare (le terribili “trumme marine” sconfitte con l’arte antica tramandata di padre in padre) e conchiglie che “sonano” la musica del vento. Ma soprattutto è un viaggio sulle onde e nelle profondità del mare camilleriano, un racconto di ispirazione mitologica denso di emozioni e di spunti ora ironici, ora malinconici, di rimandi ad un mondo ormai quasi scomparso, ma ancora vivo nella tradizione del “Cunto”.
Infine, sabato 17 maggio alle 21 è di scena un grande classico del teatro greco, la Medea di Euripide, interpretata da Raffaella Azim. Medea Assolo, questo il nome della riduzione di Margherita Rubino proposta all’auditorium San Francesco, racconta una tra le storie le più note della mitologia greca: un amore suggellato da un patto di fedeltà eterna tra l'eroe Giasone e Medea la maga, infine rotto da lui, che sceglie la giovane Glauce. Medea, tradita, medita e perpetra una vendetta feroce, crudele, spietata, disposta a sacrificare anche la vita dei suoi stessi figli per portarla a compimento.
Agli spettacoli principali, si aggiungono poi tre appuntamenti dedicati ai bambini e ospitati dall’auditorium di Largo Pessagno: domenica 2 marzo la fiaba dei Tre Porcellini raccontata da Mauro Pagan e dai suoi burattini; il 9 marzo Un brutto anatroccolo con Francesca Giacardi e Maria Teresa Giachetta, della compagnia Cattivi Maestri; e il 23 marzo Goccia, spettacolo ideato e interpretato da Fiona Dovo per sensibilizzare sull’importanza dell’acqua per il nostro pianete, a partire dalle vicende di una goccia rimasta intrappolata in una bottiglia di plastica.
Biglietti: 5 euro. L’incasso è devoluto al Comune di Chiavari per azioni di pubblica utilità. Per info e prenotazioni: 010 2477045.