Lo storico Paolo Foglietta attesta che, nel Rinascimento, il Carnevale a Genova era più sontuoso di quello di Venezia. Si svolgevano giostre e caroselli, particolarmente in Piazza Banchi e in Piazza Fontane Marose. La città era invasa da maschere e per le strade si susseguivano sfilate di carri e portantine da cui le dame lanciavano fiori e uova profumate alla violetta, mentre i monelli rispondevano lanciando limoni o palle di farina, come attesta un affresco di Palazzo Rosso.
I costumi erano molto colorati con maschere di vario tipo: il medico con grande becco, Zanni figura del servo un po’ stupido, la Marchesa, O Paisan, Capitan Spaventa o Capitan Fracassa che richiamava il soldato spagnolo sbruffone che vantava avventure militari e amorose. Molti approfittavano del travestimento per compiere nefandezze di ogni tipo e regolare conti in sospeso. Le feste si svolgevano anche all’interno dei palazzi: queste feste si chiamavano “festoni” e quello più famoso era quello dei Giustiniani. Nel XIX secolo, durante il carnevale, era uso andare a teatro e in ciascuno di essi si allestivano opere famose. All’epoca vi erano tante sale teatrali: il Falcone, il Sant’Agostino, il Paganini, l’Andrea Doria e in Piazza delle Vigne un teatrino di marionette.
Il tour Il Carnevale ai tempi della Superba, organizzato da Genova Cultura Aps nella giornata di domenica 2 marzo 2025, è condotto da guida abilitata ed è previsto un contributo di partecipazione. Necessaria la prenotazione, via e-mail genovacultura@genovacultura.org, 010 3014333 o 392 1152682.