Crisi Giglio Bagnara, dai 29 dipendenti senza lavoro all'ipotesi residenziale. Incontro tra 15 giorni

©Facebook.com/GiglioBagnara

Genova, 24/02/2025.

Si è svolto a Palazzo Tursi il primo tavolo istituzionale dedicato alla vertenza Giglio Bagnara, lo storico esercizio commerciale di via Sestri, a Sestri Ponente, che dopo 155 anni di attività rischia la chiusura. L'azienda ha annunciato la liquidazione, che lascerà senza lavoro 29 dipendenti. Un primo summit che si è concluso con la promessa di ritrovarsi tra 15 giorni.

Il tavolo è stato convocato dall'assessore al Lavoro, Sviluppo economico e Rapporti sindacali Mario Mascia all'indomani della notizia della liquidazione di Giglio Bagnara, e ha visto la partecipazione anche dell'assessore comunale al Commercio Paola Bordilli e del vicesindaco facente funzioni Pietro Piciocchi in collegamento videocall.

Alla riunione erano presenti i sindacati, una rappresentanza dei lavoratori e l'amministratore delegato dell'azienda Enrico Montolivo. L'incontro ha permesso di mettere a fuoco, sulla base della situazione finanziaria in cui versa l’azienda, le condizioni di mercato affinché l'attività possa ripartire, vuoi con un ridimensionamento della superficie commerciale e l'apertura a nuovi partner, non necessariamente nel campo dell'abbigliamento, vuoi con l'ingresso di nuovi imprenditori immobiliari, considerando che l’immobile è di grande pregio e gli ultimi tre piani potrebbero prestarsi anche a una ipotesi residenziale.

Per occuparsi della possibilità di attrarre potenziali investitori è stata messa in campo anche la Genoa Business Unit, con il primo compito, intanto, di raccogliere la documentazione tecnica necessaria e di portare Giglio Bagnara come esperimento di un'auspicata rigenerazione urbana di Sestri all’attenzione del prossimo MIPIM, la fiera internazionale di riferimento per i settori real estate, edilizia e immobiliare, che si svolgerà dall'11 al 14 marzo 2025 presso il Palais des Festivals di Cannes (Francia).

Nel frattempo, mercoledì 26 febbraio davanti a Giglio Bagnara, è organizzata una sfilata per via Sestri fino alla sede del Municipio VI. Lì, alle 15, si svolge il consiglio municipale. ''Uniamoci per preservare questo patrimonio prezioso'' scrivono i gruppi di opposizione municipale e comunale, Azione, Lista Genova Civica, Lista Rossoverde, Movimento 5 stelle, Partito Democratico. «L'amministrazione ha molto a cuore questa storica realtà commerciale di Sestri Ponente - dice il facente funzioni sindaco Pietro Piciocchi - Venerdì abbiamo incontrato i lavoratori: il nostro sforzo va nella direzione della tutela occupazionale dei dipendenti. Ci attiveremo in ogni modo per avviare contatti utili alla salvaguardia occupazionale».

«Il nostro primo obiettivo è salvaguardare l'occupazione dei 29 lavoratori - dice l’assessore al Lavoro e Sviluppo economico del Comune di Genova Mario Mascia - e, su questo, possiamo contare sul perfetto allineamento anche della proprietà, che fin da subito ha correttamente informato per primi i dipendenti della liquidazione; poi intraprenderemo tutti i percorsi possibili nelle nostre facoltà che ci portino alla risoluzione della vertenza; in questa fase il primo auspicio è che i fornitori vogliano affrontare questo delicato periodo di passaggio con il massimo senso di responsabilità e disponibilità a trovare soluzioni per la sopravvivenza della azienda e la continuità occupazionale. Con la Genoa Business Unit ci attiveremo per la ricerca di futuri investitori, o possibili interessati all’acquisto dell'immobile. Porteremo la Giglio Bagnara al MIPIM di Cannes che rappresenta, fin dalle sue prime edizioni, un'occasione unica per allinearsi ai trend di mercato e di settore».

«Abbiamo incontrato la società e i sindacati per ragionare con loro sulle possibili soluzioni da mettere in campo per questa attività commerciale del ponente genovese che è un fiore all’occhiello di qualità e prestigio per l’intera comunità - dice l'assessore al Commercio Paola Bordilli - Le energie in campo ci sono tutte. Attiveremo tutti i nostri canali e non mancheranno le idee e le capacità per trovare soluzioni alternative alla chiusura di questa storica attività».

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