Sabato 8 marzo 2025, Giornata Inernazionale della Donna, alle ore 21 al teatro Il Sipario Strappato di Arenzano (via Marconi 165), va in scena Penelope - L'eredità delle donne di Marco Balma, con regia e adattamento di Vanessa Leonini e, sul palco, le attrici della Compagnia degli Evasi. L'ingresso costa 15 euro intero e 12 ridotto. Sono disponibili abbonamenti. Prenotazioni: (WhatsApp) 353 4369014; 339 6539121.
Lo spettacolo, vincitore di 13 premi nazionali tra cui miglior regia al concorso Tre Caravelle Fita Regione Liguria 2023 e miglior spettacolo classico al premio nazionale Fitalia 2023, è una rivisitazione dell'Odissea vista dal punto di vista di Penelope. Nella mitologia greca Penelope, la fedele moglie di Ulisse partito per la guerra, viene lasciata sola con un figlio piccolo e per vent'anni aspetta il marito detenendone ogni bene e preservando la propria virtù con stratagemmi e furbizia.
Lo spettacolo, pur ispirandosi al mito dell'Odissea, presenta una lettura diversa della storia e della figura di Penelope, a cavallo tra dimensioni temporali sovrapposte, tra mito e contemporaneità, in cui l'oggetto dell'attesa è intrinseco al soggetto che aspetta, che in fondo è solo una persona schiacciata dallo stereotipo che vuole fragili le donne e guerrieri gli uomini. In un'atmosfera rarefatta, senza nulla a cui aggrapparsi se non il bastone che la sorregge in vecchiaia, Penelope naviga dentro di sé come Ulisse in mare e come lui scopre isole ma di ricordi, incontra divinità ma terribili e angoscianti, si confronta con sé stessa e con l’ideale di un amore desiderato ma da cui si sente tradita.
La figura di Penelope diventa un magnifico caleidoscopio di significati, simboli e metafore che ci riportano alla storia di tutte le donne che aspettano ciò che desiderano per se stesse a dispetto di ciò che la voce sociale sussurra loro costantemente e che le fa entrare in conflitto con se stesse. ''Da sempre - dice la regista Vanessa Leonini - sono affascinata da ciò che esiste nella mente, da ciò che c'è per chi lo sente, lo immagina o lo ricorda pur non essendo visibile ad altri. Portare in scena l'esistente soggettivo è stata una grande sfida. La ricerca realizzata sui significati e i simboli connessi alla figura di Penelope e al suo mito è andata di pari passo con la sperimentazione di gesti e movimenti che significassero tutti i contenuti scoperti. Per questo nello spettacolo 'Penelope. L'eredità delle donne', il punto focale è il corpo, e precisamente il corpo in movimento, quello di ognuna delle cinque attrici, così come quello collettivo e corale che trasforma la scena di continuo, che narra gli episodi della vita e i pensieri di Penelope e di ogni donna''.