Genova. Elezioni Comunali 2017: Arcangelo Merella candidato sindaco con Ge9si. L'intervista

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Mercoledì 31 maggio, ore 17.15, mentelocale, insieme al Teatro della Tosse, ha organizzato un incontro-dibattito alle 17.15 alla Claque (via san Donato 9, angolo vico Biscotti, Genova) con i candidati sindaco: Centro storico, quale futuro? Moderano Laura Guglielmi, direttore della testata, e Emanuele Conte, presidente del Teatro della Tosse.

Genova, 31/05/2017.

Arcangelo Merella, alle elezioni comunali genovesi 2017, corre con la lista civica Ge9Sì-SìAmoGenovaDal 1985 al 1990 ha svolto funzioni di capo gabinetto del vice sindaco del Comune di Genova, seguendo le iniziative connesse alle grandi opere della città nell'ambito dei programmi per i Mondiali di Calcio del '90 e per le Celebrazioni Colombiane del '92. Dal 1990 ha svolto la sua attività per la Regione Liguria fino al 1997, quando è stato nominato assessore a Mobilità, Trasporti, Polizia Municipale e Protezione Civile al Comune di Genova, carica che ha ricoperto fino al 2007 per le due giunte di Giuseppe Pericu. Al termine di questo impegno, Merella ha ripreso la sua attività professionale restando nell'ambito dei trasporti e della mobilità. In Regione Liguria dal 2012 è funzionario del Settore Progetti, Infrastrutture, Viabilità, Porti e Logistica, dove ha ricoperto l’incarico di Amministratore Unico prima di infrastrutture Liguria e poi di I.R.E. spa.

Per queste elezioni comunali sono nove i candidati in corsa per Tursi. Perché i cittadini dovrebbero votarla e in cosa si differenzia dagli altri?
Arcangelo Merella
: Chiediamo il voto per cambiare la città. Da troppo tempo Genova sta scivolando verso il basso per carenze di idee e per incapacità di decidere. I partiti tradizionali non riescono più a instaurare un rapporto di fiducia con i cittadini, mentre una lista civica trasversale può intercettare il voto di chi vuole cambiare e non vuole la mediazione dei partiti.

Qual è la prima cosa che farebbe se diventasse sindaco? Quali sono le urgenze della città?
Arcangelo Merella
: Purtroppo non possiamo decidere in libertà, perché il prossimo sindaco si troverà due dossier scottanti- Amiu/Iren e il riflesso sul bilancio e Amt - da risolvere con urgenza. Ritengo prioritaria l’indizione di una conferenza strategica per definire profilo e ruolo della città nei prossimi 20 anni, e dare da subito l’avvio a una poderosa opera di manutenzione di strade, marciapiedi e verde pubblico.

Questa città ha una forte vocazione culturale ed è sempre più votata al turismo. I numeri delle visite, come testimoniano gli ultimi ponti di primavera, sono in crescita. Cosa fare in questo settore?
Arcangelo Merella: Far crescere la qualità urbana, quella dei servizi e l'accoglienza. Il resto ce l’ha messo Madre natura e la sapienza delle generazioni che hanno saputo costruire le tante magnificenze di cui gode Genova.

In tutta Italia aumentano i giovani senza lavoro, e in molti scappano da Genova perché non lo trovano. Come fare per rilanciare l'occupazione giovanile?
Arcangelo Merella: Rendere la città attrattiva per nuove imprese, migliorando l’efficienza dei suoi servizi e la qualità del territorio. Puntare al consolidamento dei tre asset dello sviluppo locale: economia del mare, industria High Tech e turismo. Imparare a fare sistema tra istituzioni, imprese, Ricerca e Università. In questo ambito il Comune può e deve giocare un ruolo principale. Infine bisogna rendere Genova accessibile con facilità via terra, ferrovia e cielo.

Il Centro Storico sta tornando a vivere. Ma negli ultimi tempi i sintomi di degrado stanno aumentando. Ci sono i problemi legati a pulizia, negozi che chiudono (soprattutto alla Maddalena e Prè) e sicurezza. Ha pensato a un piano per renderlo più pulito? Come favorire la riapertura delle piccole attività? E come regolamentare la movida, favorendo le attività virtuose? In sintesi, qual è il suo progetto per il centro storico?
Arcangelo Merella: Va ripresa l’attività di rigenerazione del Centro Storico che ha caratterizzato i primi anni del 2000. Pulizia, ordine e legalità devono essere il fattore comune di tutto il Centro Storico, ma bisogna concentrarsi su un’area e in quel tratto di territorio avviare tutto ciò che serve per un completo recupero. Dunque i prossimi cinque anni devono essere dedicati al recupero del Ghetto e di via Prè, con soluzioni radicali e innovative che devono riguardare qualità e uso delle abitazioni, tipologia dei residenti (rompendo l’assedio di popolazione immigrata dedita alle attività criminali più odiose come lo spaccio di droga), favorire le attività commerciali di qualità con importanti e prolungati incentivi economici e fiscali. Recuperare, a uso sociale, vecchi edifici destinati alla locazione a giovani studenti e anziani soli, in un progetto di solidarietà che prevede canoni di affitto agevolati per gli studenti che scelgano di aiutare gli anziani isolati.

Se il centro cittadino vive e si riempie di turisti, le periferie e diversi quartieri soffrono. Da Sampierdarena a Prà, passando per la Valpolcevera, fino al Lagaccio: cosa farebbe per migliorarne la vivibilità e avvicinarle al centro?
Arcangelo Merella: A Sampierdarena c’è un problema evidente di degrado generato dall’insediamento incontrollato di una fittissima comunità di immigrati. La zona, inoltre, subisce gli effetti della crescita delle attività portuali senza ricavarne (almeno fino ad ora) benefici in termini di qualità ambientale. Recentemente il Governo ha assegnato al Comune di Genova, nell’ambito del patto per la città, importanti risorse destinate al recupero di alcune zone di Sampierdarena (Palazzo della Fortezza e Campasso) con le quali sarà possibile avviare un percorso di rigenerazione urbana che, se portato avanti con costanza e determinazione, sarà l'occasione per una svolta positiva. Prà è in fase di forte recupero, mentre per il Lagaccio la svolta avverrà con il progetto di trasformazione e valorizzazione dell’area dell’ex caserma militare Gavoglio. La Valpolcevera, che ha subito negli ultimi 20/30 anni uno dei più grandi processi di trasformazione territoriale, industriale e urbanistica, ha bisogno di più qualità urbana e interventi sociali ed edilizi nei quartieri popolari.

Il porto resta la più grande ricchezza della città. Quali sono le sue politiche per farlo ritornare grande?
Arcangelo Merella: Il porto è il motore dell'economia genovese e ha bisogno di crescere e rafforzare il suo ruolo di porto/a del Sud d’Europa, realizzando tutte le opere di cui ha bisogno, sia lato mare che lato terra. La diretta connessione con le aree di origine e destinazione della merce import/export è l’unica condizione per reggere l’agguerrita concorrenza dei porti del Nord e conquistare nuovi mercati.

L’immigrazione è un problema mondiale, che tocca anche Genova. Quali potrebbero essere le soluzioni per favorire l'integrazione?
Arcangelo Merella: È necessario non superare le quote fissate dal Governo per ogni città e dunque non scaricare sulla comunità genovese l’egoismo di altri Comuni. Bisogna distribuire i rifugiati equamente in piccoli gruppi sull’intero territorio, impegnarli al rispetto delle nostre regole e consuetudini, coinvolgerli in progetti speciali per attività di pubblica utilità quali, ad esempio, manutenzione giardini, spazi pubblici e pulizia dei rivi.

Ora la mobilità. Ha in progetto di creare piste ciclabili, favorendo la mobilità sostenibile? Come risolvere il problema del traffico e della viabilità cittadina?
Arcangelo Merella: La mobilità ha bisogno di una forte scossa di innovazione sia nel trasporto pubblico che in quello privato. Occorre introdurre la mobilità elettrica, realizzando una vasta rete di colonnine per la ricarica, dare incentivi per l’acquisto di veicoli a due ruote con delle regole che possano facilitare chi passa alla mobilità elettrica. E poi rivoluzionare il trasporto pubblico, iniziando dalla reintroduzione del tram in val Bisagno in attesa che, completato il nodo ferroviario, si possa usare la ferrovia costiera come linea metropolitana di superficie. Inoltre va completamente rivista la politica sui parcheggi, che deve essere intimamente legata alla politica sul trasporto pubblico.

Ambiente. Genova ha la fortuna di avere dei polmoni verdi in mezzo al cemento. Tuttavia, spesso non sono vivibili né in perfette condizioni. Quali sono i suoi programmi per parchi, orti urbani e verde pubblico in generale?
Arcangelo Merella: Per la nostra lista civica il benefico del paesaggio è centrale nelle politiche di assetto del territorio. Parchi e ville storiche costituiscono un'eccellenza del nostro territorio, che deve essere interamente goduta dalla popolazione. Occorrono interventi manutentivi continui, percorsi per salute in sicurezza, un ripensamento sulla tipologia delle alberature, che devono aumentare, tenendo però conto della particolarità del nostro ambiente e del clima.

Parliamo un po' di lei. In che quartiere abita?
Arcangelo Merella: Carignano.

Genoa o Sampdoria?
Arcangelo Merella: Genoa.

L'ultimo libro.
Arcangelo Merella: Gli ultimi libri letti sono Periferie di Andrea Riccardi e Il Posto di Annie Ernoux.

E il piatto preferito?
Arcangelo Merella: Ravioli au tuccu e gnocchi al pesto.

Cosa, invece, vorrebbe cambiare dei genovesi?
Arcangelo Merella: La scarsa attitudine a girare il mondo.

Qual’ è il suo più grande pregio? E il difetto?
Arcangelo Merella: Disponibilità come pregio e impulsività come difetto.

Di Andrea Sessarego

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