In Valpolcevera con Federico Romeo: «Metropolitana, ex Mira Lanza, cantieri in corso e recupero di ville storiche»

Questi ultimi hanno un grande impatto sulla viabilità di tutta l'area che corre lungo il fiume Polcevera, parallelamente all'abitato di Bolzaneto: «I disagi che questo cantiere sta portano al traffico si vanno a sommare ad una situazione già congestionata, dovuta dal fatto che le nostre strade di sponda subiscono ancora le conseguenze dell'organizzazione dovuta all'emergenza post crollo del Ponte Morandi. Abbiamo chiesto ripetutamente al Comune di Genova di riportare la situazione alla viabilità pre crollo, ma la situazione rimane purtroppo ancora invariata».

Il crollo del Ponte Morandi, un argomento che ritorna prepotentemente quando si parla di Valpolcevera: «Dopo dieci minuti dalla tragedia ho visto con i miei occhi quello che era successo. Sono immagini che rimarranno per sempre indelebili nella mia mente. Lo strazio di quella tragedia però ha tirato fuori il grande spirito di solidarietà di tutta la valle, che ho sempre ammirato con grande orgoglio».

Le conseguenze di quel disastro sono state innumerevoli: la perdita di quarantatre persone e lo sconvolgimento delle vite di chi è rimasto in primis, seguite dalla completa trasformazione del tessuto sociale delle zone più immediatamente colpite, quelle della zona rossa di via Porro, ad esempio. «La viabilità non è stata l'unica ad essere stravolta, ma anche le attività commerciali che sono rimaste, di fatto, isolate. Molte di queste hanno chiuso e a noi è rimasto l'amaro in bocca, perchè ci aspettavamo che i ristori messi a disposizione da Autostrade S.p.a venissero utilizzati proprio in Valpolcevera e invece molto è andato a sovvenzionare altre opere, come il tunnel della Valfonabuona, il tunnel subportuale e altre opere. Non sto mettendo in discussione la bontà di questi progetti, ma piuttosto, sto sottolineando il rammarico dovuto al fatto che queste risorse non sono state impiegate per risanare i quartieri direttamente colpiti, che non solo hanno dovuto subire le conseguenze del crollo, ma anche i disagi dovuti ai lavori di costruzione del nuovo Ponte san Giorgio».

Ma la Valpolcevera non è solo crisi economica, sociale e urbanistica, è anche ricchezza culturale: «Il nostro tessuto sociale, culturale, ricreativo, scolastico e associativo è di grande qualità. Il patrimonio storico religioso della nostra zona comprende i conventi dei frati di Pontedicimo, di Bolzaneto e un vero e proprio scrigno di bellezza a pochi metri dalla stazione della Metropolitana di Brin, il Chiostro di San Bartolomeo della Certosa, recentemente ristrutturato e riaperto al pubblico, che lo può visitare liberamente. Ricchissimo anche il patrimonio di ville storiche, molte già recuperate, altre in corso di rinnovamento, come Villa Pallavicini a Rivarolo, a pochi metri dall'omonima piazza. Si tratta di un luogo del cuore del Fai che, grazie ai fondi del Pnrr, sarà presto recuperato. Sempre a Rivarolo c'è Castello Foltzer, a parere mio una delle più belle biblioteche dell'intera città di Genova, con il suo stile neogotico. Grazie ad una stretta collaborazione con le scuole della zona e con i volontari», continua Federico Romeo, «abbiamo recuperato un altro gioiello della zona, come l'antico cimitero monumentale di Murta, che ora è diventanto un bellissimo roseto»

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