All'Accademia Ligure di Scienze e Lettere - Sala Conferenze, Palazzo Ducale - lunedì 17 marzo 2025, alle ore 17, Stefano Vanin dell'Università di Genova tiene una conferenza dal titolo Insetti: dalle teche dei musei alle aule dei tribunali, dai laboratori ai libri di storia. La conferenza si svolge in presenza con la disponibilità di settanta posti. È possibile seguire la conferenza anche in diretta via YouTube.
Indubbiamente dominatori, assieme ai batteri, del globo terracqueo, gli insetti hanno colonizzato quasi tutti gli ecosistemi della terra, ad eccezione delle profondità marine. La loro grande diffusione, diversità e plasticità biologica li ha collocati tra gli organismi animali con cui la specie umana maggiormente interagisce, sia in vita che in morte. La loro importanza da un punto di vista ecologico in contesti come l’impollinazione e il riciclo della materia organica è indiscussa come pure su quello medico e veterinario nella trasmissione di numerosi patogeni. Anche da un punto di vista della storia della scienza è ben noto l’apporto che lo studio degli insetti ha generato: dalla codifica della teoria dell’evoluzione e della coevoluzione da parte di Charles Darwin e Alfred Russel Wallace, alla sociobiologia con gli scritti Edward Osborne Wilson, dalla genetica con gli i lavori sui Chrinomidi prima e su Drosophila poi, allo sviluppo della cronobiologia e allo studio di alcune malattie umane utilizzando gli insetti come organismi modello, solo per citare qualche esempio.
Negli ultimi anni però lo studio degli insetti ha visto una sempre maggior affermazione tra le aule dei tribunali grazie allo sviluppo scientifico ed al riconoscimento da parte dei giudici dell’entomologia forense. Gli insetti, e le informazioni che essi possono fornire sono considerati a tutti gli effetti delle prove durante la fase investigativa e processuale, soprattutto in casi di omicidio, abbandono e negligenza. Lo studio degli insetti provenienti da sarcofagi, cimiteri, mummie e resti di soldati della grande guerra è oggetto di studio di un’altra disciplina: l’archeo-entomologia funeraria. Tale disciplina si prefigge di ricostruire gli eventi del passato quali le pratiche funerarie o comunque gli eventi peri-mortem e post-mortem del passato. Questa disciplina inoltre può fornire utili indicazioni sullo stato sanitario di popolazioni vissute, secoli o millenni fa.
Stefano Vanin si laurea in Scienze Biologiche, indirizzo Ecologico ambientale, presso l’Università di Padova nel 1996. Nel 2001, consegue il Dottorato di Ricerca in Biologia Evoluzionistica presso lo stesso Ateneo avendo svolto parte della ricerca presso la Stazione biologica di Roscoff (Francia) e presso l’University of Georgia (USA). Dopo aver lavorato per circa due anni presso il Centro Nazionale per la Biodiversità Forestale del Corpo Forestale dello Stato (CNBF/CFN), ottiene un primo contratto di post dottorato presso il laboratorio di Fisiologia dell’Università di Padova e poi un secondo presso il laboratorio di Genetica nell’ambito del progetto europeo EUCLOCK. Sin dal 1997 Vanin si occupa di Entomologia Forense lavorando su numerosi casi di cronaca nazionale. Nel 2011 il Prof. Vanin ottiene una posizione di Senior Lecturer (Prof. Associato) e nel 2013 di Reader di Biologia Forense (Prof. Associato/Ordinario) presso l’Università di Huddersfield (UK) dove ha insegnato Entomologia Forense ed altre discipline di carattere forense e biologico. Stefano Vanin è attualmente Professore Associato di Zoologia presso l’Università di Genova e coordinatore dei corsi di Biologia presso lo stesso Ateneo.
Il Prof. Vanin ha svolto attività di didattica in Italia, Camerun e Inghilterra dove ha lavorato fino a luglio 2019. E’ autore di oltre 100 pubblicazioni scientifiche internazionali, di numerose pubblicazioni nazionali e di alcuni capitoli di libri. Le sue linee di ricerca sono legate principalmente agli insetti con particolare attenzione ai ditteri di interesse forense e sanitario e alla loro variazione di distribuzione in funzione delle mutate condizioni ambientali e degli scambi commerciali. Dal 2023 fa parte del tavolo tecnico della Regione Liguria per il monitoraggio e lotta alle arbovirosi, malattie trasmesse da zanzare ed altri artropodi.