Genova, 13/12/2019.
Le orche, che stazionano a Genova da quasi due settimane nel porto di Pra' sono «individui in chiara difficoltà, e probabilmente malati». Per questo motivo è «sconsigliata qualsiasi tipo di interazione, perché potenzialmente affetti da patologie trasmissibili». A dirlo è una nota del Ministero dell'Ambiente. Gli esperti di Whalewatch Genova, anche venerdì 13 dicembre 2019 (sotto la pioggia), sono scesi in spiaggia a osservare l'area interessata.
Sembra che i quattro esemplari siano ancora in zona, e le loro condizioni di salute preoccupano gli esperti (possibile dimagrimento). Le orche, infatti, continuano a uscire dalla diga portuale per cacciare, per poi ritornare in Porto. Nel frattempo, permane in vigore l’Ordinanza 415/2019 di limitazione delle attività nell’area. Si invita chiunque dovesse avvistare, in mare o sulla spiaggia, eventuali carcasse di animali a non avvicinarsi, per evitare eventuali rischi per la salute umana, e contattare immediatamente la Guardia Costiera al numero blu 1530.
Dopo la morte del cucciolo, gli adulti dulti si allontanano, a giorni alterni, di qualche miglio. Questi mammiferi marini hanno bisogno di circa un quintale di pesce al giorno che, ovviamente, non possono reperire nello specchio acqueo all'interno della zona portuale di Pra'.
Prosegue il monitoraggio del pod, protette dal Ministero dell'Ambiente. Le attività vedono coinvolti esperti dell’Acquario di Genova, dell’Istituto Tethys, insieme ad alcuni osservatori di Whalewatch Genova Golfo Paradiso e grazie alla collaborazione della Guardia Costiera. A monitorare la situazione anche i ricercatori della Sezione di Genova dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e del Dipartimento di Fisica dell’Università di Genova.
Di A.S.