Genova, 21/03/2025.
Tornano le Giornate Fai di Primavera, il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese con l'apertura a contributo libero di 750 luoghi speciali in 400 città un'edizione speciale, in occasione dei 50 anni della Fondazione. Tante le aperture a Genova e in Liguria, con alcune novità e tanti volontari impegnati. Tra queste l'apertura di Palazzo De Gaetani, il palazzo della Banca d'Italia in via Dante 3, in pieno centro a Genova. L'edificio è visitabile sabato 22 e domenica 23 marzo 2025, durante le Giornate Fai di Primavera, dalle ore 10.30 alle 18, con ultima visita alle 17.
L'edificio della Banca d'Italia, sebbene aperto al pubblico poiché svolge pienamente la sua destinazione d'uso, non è normalmente visitabile per gli ambienti direzionali riservati al personale. Nel percorso si entra nelle stanze più segrete e monumentali del palazzo. Probabilmente la visita più affascinante è quella delle stanze del caveau, la 'sacrestia' della banca, realizzato dalla ditta Panzer di Berlino e inaugurato il 1 gennaio del 1922. Il servizio cassette di sicurezza fu attivo sino al 1972.
Ad ogni visita è possibile sostenere la missione e le attività della Fondazione con una donazione. Partecipare al tour con una donazione significa sostenere la missione di cura e tutela del patrimonio culturale italiano della Fondazione. Ogni Iscritto al Fai e chi si iscrive per la prima volta può beneficiare dell'accesso prioritario in tutti i luoghi e di aperture dedicate. Sottoscrivere la tessera Fai significa diventare parte di un grande progetto e rappresenta un atto d'amore per l'Italia. Di seguito la storia di Palazzo De Gaetani - Banca d'Italia.
La storia
Il Palazzo della Banca d'Italia, terminato nel 1915 e inaugurato nel 1916, sorge in via Dante, il cui tracciamento è il risultato di una delle numerose trasformazioni della città e dello sviluppo edilizio verificatesi tra gli ultimi decenni dell'800 e il primo ventennio del '900, quando Genova si sentiva stretta nei suoi confini storici. In quel periodo, Genova avviò lo sbancamento della collina di Sant'Andrea con una operazione che consentì la creazione di via Dante, il completamento di via Giulia (attuale via XX Settembre), e la riprogettazione dell'attuale piazza De Ferrari.
Si può dire con una certa nota di orgoglio che la Banca d'Italia affonda le sue radici a Genova. Nel 1408 viene creato a Genova il Banco di San Giorgio, istituzione complessa e originale che accumulò in sé, nel tempo, gli embrioni di molte funzioni che oggi vengono svolte dalle Banche centrali. Nel 1844 viene fondata a Genova la Banca di Genova, che nel 1850 si fonde con la Banca di Torino dando vita alla Banca Nazionale. Nel 1893 la Banca Nazionale nel Regno d'Italia si fonde con la Banca Nazionale Toscana e la Banca Toscana di Credito, dando vita alla Banca d'Italia. Il primo direttore della Banca d'Italia fu il genovese Giacomo Grillo.
L'edificio fu edificato tra il 1911 e il 1915 su progetto dell'ing. Luigi De Gaetani. La facciata principale su via Dante è interamente rivestita in marmo e l'ingresso principale è dotato di grandi cancelli in ferro. L'imponente prospetto, espressione di un neoclassicismo accademico, è diviso in tre corpi, di dimensioni pressoché uguali ma dal differente apparato decorativo. L'edificio si eleva in corrispondenza del fronte principale su tre livelli gerarchizzati per il variare dell'altezza del marcapiano e della ricchezza decorativa.
L'atrio, impreziosito da due possenti colonne e dal soffitto riccamente decorato a stucco, immette nel salone, sul quale si aprono gli sportelli, mentre ai piani superiori si trovano locali direzionali elegantemente decorati. La decorazione del salone è affidata a grandi dipinti a tempera e a olio disposti lungo le pareti che fissano con forza espressiva e narrativa momenti esemplari della storia della Repubblica di Genova.
Per maggiori informazioni: sito del Fai, e-mail genova@delegazionefai.fondoambiente.it.