Genova, 27/03/2025.
Nell'anno in cui Genova si dedica all'Ottocento, l'Associazione Amici di Palazzo della Meridiana APS organizza una mostra dal titolo Gli Eredi dei Macchiaioli. Da Silvestro Lega a Plinio Nomellini, a cura di Simona Bartolena con la collaborazione di Armando Fettolini, in programma da sabato 28 marzo a domenica 13 luglio 2025 (biglietti in vendita a questo link). La mostra si snoda nelle cinque sale espositive al primo piano nobile del Palazzo della Meridiana di Genova.
Il percorso dell'esposizione si apre con alcuni esempi di pittura di Macchia, in particolar modo dei tre maestri che hanno maggiormente contribuito al passaggio generazionale dalla prima fase del movimento a quella dei suoi eredi: Giovanni Fattori, Silvestro Lega e Telemaco Signorini. La seconda sezione della mostra è dedicata a questi artisti molto vicini all’esempio dei maestri: da Francesco e Luigi Gioli, ai tre Tommasi, fino a Ruggero Panerai.
La terza sezione è dedicata a Livorno, nuovo centro culturale, la cui scena artistica arriva quasi a superare quella fiorentina quanto a vitalità e dinamicità. La quarta sezione racconta una realtà particolare, che collega la ricerca pittorica a quella musicale: il circolo di Torre del Lago di Giacomo Puccini. Il compositore, infatti, riunì intorno a sé un nutrito gruppo di artisti, detto poi Club la Bohème. Negli ambienti colti del Club la Bohème la ricerca di questi artisti raccoglie suggestioni che si aprono al Divisionismo, al Simbolismo e al gusto dell’Art Nouveau.
Il cantiere, Plinio Lomellini
Tra gli artisti apprezzati dal musicista e protagonisti di questa sezione emerge il nome di Plinio Nomellini, che offre anche un importante intreccio con la sede della mostra, Genova, città fondamentale nella formazione dell'artista. Un focus particolare sarà dato al rapporto tra la pittura postmacchiaiola e i paesaggi liguri.
Terra amatissima da Telemaco Signorini, che dedicò alcuni dei suoi capolavori a Riomaggiore e alla Cinque Terre (in mostra saranno esposti anche dei suoi straordinari ritratti della gente di Riomaggiore), la Liguria fu frequentata anche da altri artisti del gruppo, anche di queste nuove generazioni, da Lloyd ad Adolfo Tommasi a Giorgio Kienerk. Il nome che maggiormente testimonia questo rapporto con l’area ligure è quello di Plinio Nomellini, il più indisciplinato di tutti gli indisciplinati (come lo definì Lorenzo Viani), la cui ricerca mostra con estrema chiarezza il passaggio graduale ma inesorabile da una pittura del vero, ancora figlia della lezione macchiaiola a un linguaggio improntato sulla tecnica divisionista e sulle atmosfere del Simbolismo.
La mostra apre al pubblico con i seguenti orari: lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì dalle ore 10 alle 18 e sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 19. Martedì chiuso. Biglietto d'ingresso: 12,50 euro (intero), 10 euro (ridotto), 5 euro (scuole e bambini). Gratis fino ai 6 anni. Il catalogo è edito da Sagep, Genova (32 euro; 29 euro in mostra).
Di seguito le dichiarazioni e ulteriori informazioni sulla mostra Gli Eredi dei Macchiaioli.
I discendenti di Leonardo, Telemaco Signorini
«La mostra offre una preziosa e rara opportunità di indagare un momento storico artistico complesso, quello della transizione tra Otto e Novecento», raccontano i curatori Simona Bartolena e Armando Fettolini. «Partendo dalla fondamentale lezione dei pittori macchiaioli, il percorso racconta l'evoluzione della pittura del vero dagli anni Ottanta del diciannovesimo secolo, verso una sempre più evidente modernità. Accanto alle opere di artisti assai celebri (quali Fattori, Lega, Signorini, Nomellini e Ghiglia), i visitatori avranno occasione di scoprire capolavori di pittori meno noti, che sapranno sorprendere per la qualità e originalità delle loro ricerche. Un viaggio in un momento storico di transizione, importantissimo per la nascita dei linguaggi contemporanei, eppure spesso dimenticato».
«In occasione dell’evento culturale Genova nell'Ottocento per l’anno 2025 con la mostra Gli Eredi dei Macchiaioli curata da Simona Bartolena in collaborazione con Armando Fettolini, l’Associazione degli Amici di Palazzo della Meridiana - APS torniamo a parlare di questa importante corrente artistica e della sua eredità. Le opere provengono sia da collezioni private che da istituzioni pubbliche; il nostro più sentito ringraziamento va all’Accademia Ligustica di Genova, alla Wolsoniana di Genova alle Raccolte Frugone e ai tanti privati che hanno concesso i prestiti», afferma Davide Viziano, presidente dell’Associazione Amici di Palazzo della Meridiana APS, «e lo abbiamo potuto realizzare grazie ai numerosi Partner dell’Associazione che anche per il 2025 ci hanno sostenuto con grande generosità: la cultura è motore di attrattività e ottimismo in questo periodo storico molto complesso».
«Gli Eredi dei Macchiaioli», dice Simona Ferro, assessore alla Cultura di Regione Liguria, «certifica la grande qualità dell’offerta culturale di Palazzo della Meridiana, capace di organizzare iniziative dall’altissimo valore artistico. Dopo la mostra I macchiaioli, che riuscì a riscuotere ampio successo e partecipazione nel 2018, per il pubblico genovese e ligure sarà l’occasione per scoprire l’opera e lo stile dei pittori postmacchiaioli, che sono stati testimoni di un importante passaggio culturale a cavallo fra due secoli, ricco d’influenze e in continuo mutamento. L’esposizione, suddivisa in cinque sezioni, dedica ampio spazio anche al rapporto tra questi artisti e la Liguria, permettendo ai visitatori di conoscere il contributo unico e originale che il nostro territorio ha dato all'evoluzione dell'arte nel diciannovesimo secolo. Un appuntamento che dà ulteriore valore all’evento culturale Genova nell’Ottocento, dedicato alla celebrazione dell’arte genovese ottocentesca nel panorama artistico nazionale e internazionale dell’epoca».
Natura morta, Oscar Ghiglia
«Presentiamo una mostra che fa parte degli eventi dedicati a Genova e l'Ottocento, nostro grande tema del 2025», commenta l'assessore alla Cultura del Comune di Genova Lorenza Rosso. «Attraverso le cinque sezioni proposte viene descritto con accuratezza un passaggio storico fondamentale: la trasformazione del gusto pittorico, dalla tradizione macchiaiola alle nuove tendenze artistiche di fine Ottocento. Viene analizzata l'evoluzione di un'epoca, che tocca diverse regioni e abbina pittura e musica, oltre a stimolare riflessioni e voglia di reinterpretare le radici culturali. Un grande ringraziamento va a Palazzo della Meridiana, che rappresenta un polo fondamentale per la diffusione artistica e culturale della nostra città».
Il percorso della mostra si snoda nelle cinque sale espositive al primo piano nobile del Palazzo della Meridiana, la dimora cinquecentesca che fu dei Grimaldi uno dei quarantadue Palazzi dei Rolli Patrimonio UNESCO dal 2006. Durante il periodo di apertura della mostra verranno organizzati incontri e viste guidate con i curatori, oltre che laboratori didattici dedicati alle scuole di ogni genere e grado.