La Funicolare Zecca-Righi chiude per oltre 2 mesi: quando riapre e bus sostitutivi

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Genova, 27/03/2025.

Da martedì 1 aprile 2025, la funicolare Zecca-Righi sarà sottoposta a importanti e articolate attività legate alla revisione speciale dell'impianto che collega largo Zecca (via Targa), nel centro della città, con le alture genovesi del Righi. Raggiunti i 35 anni di vita tecnica, come previsto dalla normativa vigente, è obbligatorio eseguire una serie di interventi e controlli ad ampio raggio su parti in movimento e componenti a terra dell’impianto.

In particolare, saranno eseguiti interventi sulle parti elettriche e meccaniche, presso le stazioni, sulle vetture e in sala macchine. Previsti, inoltre, controlli sulle principali componenti meccaniche di impianto connesse alle funzioni di sicurezza dell’esercizio. In programma anche l'implementazione dei sistemi di videocontrollo e sorveglianza attiva.

Al termine dei lavori, la cui durata è stimata in circa due mesi e mezzo - con apertura, dunque, prevista a metà giugno 2025 -, sanno svolti i controlli da parte degli enti competenti per la sicurezza d’esercizio, indispensabili per la ripresa del servizio. In questo periodo di lavorazioni, la funicolare sospende il servizio al pubblico e saranno attivi i servizi bus sostitutivi F1 (piazza Bandiera-Righi), F2 (piazza Bandiera-San Simone) e F2/ (piazza Bandiera-Righi) per garantire ai cittadini servizi alternativi su gomma. Ulteriori informazioni e aggiornamenti sul sito ufficiale di Amt Genova.

Storia della Funicolare Zecca-Righi

La funicolare nacque tra il 1895 ed il 1897 e fu realizzata in due tronchi separati; il primo impianto ad essere ultimato (nel '95) fu quello più a monte, costruito completamente allo scoperto in una zona allora di aperta campagna, con partenza dal quartiere di San Nicolò, a fianco della chiesa parrocchiale, e arrivo al Righi, con una stazione terminale in buona parte in legno in stile 'chalet'; le stazioni erano in tutto cinque: San Nicolò, Madonnetta, Via Mario Preve, S.Simone, Righi. L'impianto più a valle, che collegava la piazza della Zecca, a poca distanza dal centro, a San Nicolò, realizzata interamente in galleria, entrò in servizio nel '97 salvo che per l'unica stazione intermedia di corso Carbonara. Nel frattempo però la zona di San Nicolò venne servita con l'estensione della rete tranviaria proveniente dal centro città.

L'espansione urbanistica, esplosa dopo la seconda guerra mondiale, a Genova non trovò altro spazio che lungo i pendii delle ripide colline a ridosso della città; così anche i passeggeri della Funicolare aumentarono rapidamente e, tra il 1963 e il 1965, con l'intento di servire meglio le nuove zone edificate a monte di San Nicolò, i due impianti originari furono fusi in un unico impianto lungo più di 1400 metri, aumentando velocità (4,5 m/s) e capacità delle vetture (100 posti). Vennero conservate tutte le stazioni esistenti, in tutto sette, con l'inconveniente di imporre due fermate in galleria, fuori stazione, in corrispondenza di due stazioni del tronco superiore. La via di corsa fu riprogettata completamente, sostituendo alla massicciata in pietrisco una soletta in cemento armato, che inglobava gli attacchi per le nuove rotaie. Nella costruzione di quest'impianto si dovettero trovare numerosi compromessi tecnici, che fecero sentire il loro peso quando, in seguito al decreto 23/85, si dovette scegliere tra una revisione generale ed un completo rifacimento.

Nel marzo del 1990, quindi, entrò in servizio un impianto completamente nuovo, che aumentava la portata massima da 400 a circa 900 persone all'ora, grazie all'aumento della velocità di punta (6 m/s) e dalla capienza delle vetture (a due casse,150 posti). La maggior lunghezza dei treni e l'asimmetria della linea rispetto al punto di incrocio obbligò anche ad allungare la corsa verso monte, modificando la stazione.

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