Genova, 28/03/2025.
La chiesa di San Donato nel centro storico di Genova è gremita al punto che il parroco, don Carlo Parodi, con i suoi modi asciutti, quasi si scusa: ''Posti in più non ce ne sono, state in piedi. Farete penitenza…''. E così, anche il sagrato davanti alla maestosa facciata si riempie e resta tale, fino a fine funzione: centinaia di persone, nella mattinata di venerdì 28 marzo 2025, si sono riunite per porgere l'ultimo saluto a Sergio Noberini, il curatore d'arte e massimo conoscitore dell'opera del commediografo e scenografo genovese Emanuele Luzzati che fu promotore e curatore di Casa Luzzati a Palazzo Ducale.
Sergio Noberini, figura chiave nel panorama culturale cittadino, è deceduto improvvisamente all'età di 72 anni lo scorso 25 marzo, in seguito a un malore. Il suo contributo è stato fondamentale per la valorizzazione dell'eredità di Luzzati, in particolare attraverso la creazione di Casa Luzzati, uno spazio espositivo da lui ideato e realizzato.
''Sergio è stato una persona di accoglienza - ha detto durante l'omelia il parroco - E anche noi possiamo essere come lui, possiamo essere delle persone umane, veramente umane. E persone cristiane''. Al termine della funzione, la parola è passata agli amici di una vita che ne hanno tracciato un commosso ricordo. L'ultima a parlare è stata Caterina, una giovane donna: ''Ho imparato presto che la fiducia è concessa con cautela, che il vero aiuto è raro, che le porte si chiudono più spesso di quanto di non si aprano - ha detto - Poche persone hanno creduto in me senza chiedere qualcosa in cambio e poche mi hanno accolta senza aspettative. Ma Sergio no, Sergio era diverso. Non pesava il suo tempo, non tratteneva il suo affetto, non si domandava se qualcuno meritasse la sua attenzione. Lui c'era, con discrezione, con naturalezza, con una generosità che non aveva bisogno di essere dichiarata”.
E ancora: ''Quando qualcuno ti accoglie senza riserve, impari a fare lo stesso con te stessa e con gli altri. Sergio aveva un dono raro: sapeva vedere le persone, oltre i ruoli, oltre le etichette. Sapeva riconoscere il valore delle persone, anche quando loro stesse non riuscivano a vederlo''. Parole accorate, accolte da un caloroso applauso che ha riempito gli antichi colonnati di San Donato.
Alla cerimonia erano presenti molti giovani accanto a rappresentati del terzo settore, della politica locale, dei vertici di Palazzo Ducale di Genova. Il feretro è stato trasferito da personale di A.Se.F del Comune di Genova a Sesta Godano, dove è stata organizzata una seconda cerimonia funebre nel primo pomeriggio del 28 marzo, seguita dalla tumulazione nella cappella di famiglia.
Il messaggio di Casa Luzzati
''Caro Sergio, Casa Luzzati si è riempita di abbracci, di amicizia, conforto e non ci siamo sentiti più soli. Merito tutto tuo, della tua generosità, della tua accoglienza infinita, della tua ostinata volontà a tenere aperte le porte a tutti, senza pregiudizi, con una umanità che ti usciva fuori naturale. Hai pensato Casa Luzzati come la Casa di tutti, per portare avanti la memoria di Lele, difatti, è e sarà così. Dentro di noi sempre la tua scanzonata irriverenza, la tua ironia brillante, la tua cultura di uomo libero, la presenza che ti aggiustava la giornata''.