Mariangela Rossi presenta il libro Genova in Jeans

Hotel Bristol Palace Cerca sulla mappa 18.00
Martedì01Aprile2025

Tra le mete più gettonate per chi visita Genova, spiccano il Porto Antico, il Galata Museo del Mare e la Lanterna, simboli del profondo rapporto tra la città e il mare. Non tutti però sanno che è proprio grazie all'amore dei genovesi per la navigazione, se il jeans è diventato il tessuto più inconico della storia della moda. Genova in Jeans è il titolo dell’ultimo volume nato dedicato alla città di Genova nella collana letteraria del Gruppo Duetorrihotels - di cui l’Hotel Bristol Palace fa parte - edita da Minerva edizioni che da anni valorizza storie meno note sulla città ma che certamente meritano di essere raccontate e spunti di viaggio ogni anno diversi. 

La presentazione è in programma martedì 1 aprile 2025, alle ore 18, presso l’Hotel Bristol Palace, alla presenza di Marina de Bertoldi - nipote di Elio Fiorucci, che gestisce il marchio di famiglia Love Therapy - che dialoga con l’autrice Mariangela Rossi. Modera Andrea Castanini, vice direttore de Il Secolo XIX. Questo evento, che si inserisce in un progetto di promozione territoriale che vede la collaborazione del Comune di Genova - Assessorato al Turismo, è aperto al pubblico - fino a esaurimento dei posti disponibili - con prenotazione alla mail bristolpalace@secnewgate.it.

Dopo numerosi volumi a cura di Attilio Brilli: “Genova, una città che ti prende giorno per giorno di Charles Dickens"; “Genova la superba, un appellativo appropriato di Mark Twain”; “Nel mio accogliente albergo di Genova di Henry James”; “Genova si può leggere come una mappa di Philippe Lefrançois”; “Genova. Un racconto del mare di Edward Hutton” e “Splendore dei palazzi e delizie della cucina a Genova di Marguerite Blessington”, nonchè dopo “Passeggiata Anita Garibaldi di Nervi” di Beba Marsano, è Genova in Jeans di Mariangela Rossi ad arricchire la collezione di brevi racconti da leggere in una notte che chi soggiorna in hotel trova in regalo in camera, direttamente sul proprio comodino. In vendita in tutte le librerie e nei maggiori store online.

Un racconto-percorso curioso e intrigante che riporta a tempi lontani, tra profumi di salsedine, rumore del vento, voci dei lavoratori che rimbombavano tra i muri alti e scrostati, con la tipica parlata e le battute in dialetto “lungo le calate dei vecchi moli. In quell'aria spessa, carica di sale, gonfia di odori”, come cantava Fabrizio De André in “Città Vecchia”. Qui la storica tela di colore blu veniva creata e usata per la fabbricazione delle vele delle navi e per i teloni di copertura, essendo resistente, facilmente lavabile e duratura.

Originariamente chiamato “Blu de Genes” o “Blu di Genova”, il fustagno genovese color indaco arrivò - con le migrazioni che ci furono intorno all’Ottocento - in America dove, per la sua alta resistenza e il prezzo contenuto, iniziò a essere utilizzato per creare abiti da lavoro destinati ai minatori. Ed è proprio qui che il nome originario della tela si trasformò in blue jeans, oggi utilizzato in tutto il mondo. 

Argomenti trattati

Newsletter EventiResta aggiornato su tutti gli eventi a Genova e dintorni, iscriviti gratis alla newsletter