Mercoledì 16 aprile 2025, alle ore 21, al Teatro Politeama Genovese va in scena Incanti. Il prezzo dei biglietti, acquistabili online anche attraverso il sito del Politeama, è di 30, 37 e 42 euro. È disponibile un numero limitato di biglietti ridotti a replica per Under 16, esclusivamente per acquisti al botteghino del Teatro, dietro presentazione di documento.
Uno spettacolo di e con Dario Adiletta, Francesco Della Bona, Niccolò Fontana, Andrea Rizzolini, Filiberto Selvi e Piero Venesia. Scritto e diretto da Andrea Rizzolini. Disegno luci di Andrea Rizzolini e Riccardo Galimberti. Scene di Laura Benzi
Musiche originali composte da Federico Venturini. Prodotto da Officine dell’Incanto
''Nelle mie intenzioni, Incanti è uno spettacolo che cerca di giustificare sé stesso, e con ciò intendo dire che cerca di rendere conto del proprio essere a teatro, del proprio essere uno spettacolo teatrale. Per molto tempo l’illusionismo e il teatro sono stati due mondi molto distanti tra loro: da una parte, c’è Amleto che si domanda se abbia senso continuare a vivere dopo che il fantasma di suo padre gli ha chiesto di vendicare la sua morte e, dall’altra, c’è un mago che si domanda se riuscirà a trovare o meno la carta scelta dallo spettatore in seconda fila.
Da una parte: ''Essere o non essere?''.
Dall'altra: ''È questa la tua carta?''.
Scrivendo Incanti ho cercato, con tanta determinazione e forse con altrettanta ingenuità, di colmare questo divario, ricercando un modo di presentare l’illusionismo che non rinnega il varietà e l’intrattenimento ma che da quel passato prende le mosse per rivendicare i palchi dei grandi teatri di prosa e l’attenzione di un pubblico che, oltre che stupirsi, voglia uscire da teatro guardando il mondo in modo leggermente diverso rispetto a quando è entrato. Per farlo ho deciso di farmi aiutare dalle riflessioni di alcuni dei più grandi autori del teatro, tentando di mostrare quanto le loro parole siano vicine alle performance che presentiamo durante lo spettacolo. In scena ci sono sei illusionisti, sei ragazzi, sei amici, ma soprattutto sei esseri umani che usano il loro linguaggio - un modo di esprimersi fatto di illusioni, di apparenze di indistinguibili dalla realtà - per affrontare, ancora una volta ma a loro modo, alcuni dei grandi temi che ci ha consegnato la tradizione teatrale. Io sono convinto che un’illusionista possa farsi carico di domande molto più profonde del semplice “come ha fatto?”, credo che un’illusionista, come ogni altro artista, sia qualcuno a cui chiedere, a cui domandare della nostra umanità e, specialmente in questi tempi, qualcuno a cui guardare in cerca di speranza. Questo è ciò che, nel nostro piccolo, ogni sera cerchiamo di dimostrare.
Andrea Rizzolini.