Anche la Liguria, da martedì 10
marzo 2020, è
zona protetta. Sono
da evitare gli spostamenti: qui i dettagli, se
non necessari (per lavoro, salute
e normali necessità come fare la
spesa). Per giustificare l'uscita di casa occorre
portare con sè il modulo di autocertificazione,
scaricabile dal sito del
Viminale. L'appello è Io resto a
casa.
La merce può circolare liberamente. Ora vediamo, nel dettaglio,
le disposizioni del Dpcm 9 marzo 2020 recante
nuove misure per il contenimento e il contrasto del
diffondersi del virus Covid-19, valide fino al 3
aprile e che riguardano il mondo della
ristorazione, delle attività commerciali
e dei grandi centri di vendita.
- Per quanto riguarda bar, ristoranti e
gelaterie ora, anche a Genova e in Liguria, l'orario
di apertura è dalle 6 alle 18, sempreché il
gestore sia in grado di rispettare l'obbligo di
assicurare la distanza di sicurezza interpersonale nei
locali (1 metro) e interdizione di
servizio al banco, con la
sanzione della sospensione dell'attività in
caso di violazione. Le altre attività commerciali
(tipo i supermercati, i negozi di vicinato e le
attività diverse dalla ristorazione) possono rimanere
aperte a condizione che riescano a garantire la
distanza di un metro fra i clienti.
- Chiusi i pub, le discoteche,
le sale gioco, le sale bingo.
Vietate le celebrazioni, comprese quelle di
matrimoni e funerali, e tutte le messe. Chiusura
anche per piscine, spa,
palestre, centri benessere e
centri termali (fatta eccezione per
l'erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli
essenziali di assistenza), centri culturali, centri sociali, centri
ricreativi. Chiuse anche le stazioni sciistiche.
Sospesi anche eventi in luogo pubblico o privato,
le manifestazioni organizzate, fiere, convegni, ed eventi di
carattere ludico-sportivo anche se al chiuso.
Dal 12 marzo sospesi anche i mercati all'aperto a
Genova.
- E i centri commerciali? Dice il decreto:
«nelle giornate festive e prefestive sono chiuse le medie e
grandi strutture di vendita (centri commerciali e
mercati), nonché gli esercizi commerciali presenti all’interno dei
centri commerciali e dei mercati stessi. Nei giorni
feriali, il gestore dei richiamati esercizi deve
comunque garantire il rispetto della distanza di sicurezza
interpersonale di un metro, con sanzione della sospensione
dell’attività in caso di violazione. In presenza di
condizioni strutturali o organizzative che non consentano il
rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di un
metro, le richiamate strutture dovranno essere
chiuse».
- Restano aperte farmacie, parafarmacie
e punti vendita di generi alimentari, il cui gestore è
chiamato a garantire comunque il rispetto della distanza di
sicurezza interpersonale di un metro. Anche in questo caso bisogna,
però, garantire il rispetto delle misure per evitare la
vicinanza tra le persone e dunque è prevista la
sospensione dell’attività per chi non è in
regola.
- C'è la possibilità di consegnare i pasti a
casa. Aperti, con limitazioni, i mercati rionali.
- Qui è possibile consultare il
Dpcm 9 marzo 2020 recante nuove misure per il contenimento
e il contrasto del diffondersi del virus
Covid-19.