Genova, 23/01/2017.
«Piena, scura, drammatica»; così Andrea Giambelli definisce la sua voce.
Una voce certamente fuori dal comune: Andrea, genovese, è un sopranista; così si definiscono gli uomini che cantano parti femminili. Andrea, con uno zio pianista e una zia soprano al Teatro Carlo Felice, canta per diletto da quando era un bambino: «Ma è stato un film a cambiare la mia vita: Farinelli – Voce regina». Il lungometraggio diretto da Gérard Corbiau racconta la vita del celebre cantante castrato del XVIII secolo, Carlo Broschi, in arte Farinelli: «Il film mi ha portato a scoprire la musica barocca e l’opera, e me ne sono innamorato. Ho capito così che avrei vissuto di musica. Canto sia da baritono che da soprano: il Mi bemolle mi è congeniale. Ho iniziato a studiare nove anni fa; all'epoca facevo parte del gruppo genovese Interazioni. La mia specialità erano le canzoni di Enya».
Andrea è un cantante lirico atipico: «Mi piace approcciare le arie in modo giocoso, interpretandole a mio modo». Ma l'Italia non è un paese per musicisti: «Amo Genova, la mia città, nella quale ho scelto di vivere, ma all’estero è più semplice farsi ascoltare. Come quando, anni fa, un impresario di Copenaghen, in visita a Genova, mi ha notato e mi ha portato a esibirmi in Danimarca. Spesso canto anche in Germania: nel Nord Europa la mentalità è più aperta e posso esprimermi liberamente».
A caratterizzare le esibizioni di Andrea Giambelli è spesso il travestitismo: «Cantando parti femminili, mi vesto da donna: io stesso disegno e cucio i miei abiti. Per me questo è anche un modo per sdrammatizzare e divertire il pubblico».
Tra i successi di Andrea c’è la vittoria, nel 2016, di Sanremo Music Awards, concorso per solisti e band emergenti che vuole trovare nuovi talenti della canzone.
Ma anche il 2017 parte col botto: «Ho inviato al talent show inglese Britain’s Got Talent un video in cui canto un brano tratto dalla Tosca. Sono stato selezionato e a breve partirò per Londra per fare la prima selezione».
Ma l’opportunità più attesa arriva, per una volta, proprio dall’Italia: «Sabato 25 febbraio sarò tra i protagonisti del Ballo del Doge, evento esclusivo che chiude il Carnevale di Venezia e che, come ogni anno, avrà luogo a Palazzo Pisani Moretta, storico edificio che si affaccia sul Canal Grande». Musica, giocoleria, danza e la voce di Andrea a impreziosire una serata da tutto esaurito.
«Per me questo è un sogno che si avvera insieme all’altro, grande desiderio, che realizzerò il giorno successivo a Genova».
Domenica 26 febbraio, infatti, Andrea sposerà Marco, l’amore della sua vita: «Stiamo insieme da 18 anni e conviviamo da 17. Marco è la persona migliore che io abbia mai incontrato. Insieme ne abbiamo passate tante e ora, come succede a qualsiasi coppia, siamo felici di coronare il nostro amore».
Di Francesca Baroncelli